essenzialmetne sto facendo i calcoli con due software: prosap e nolian. Prosap dice espressamente che non considera il contributo delle masse poste sotto la quota di spiccato, nolian non sembra avere questa opzione. La spinta del terreno la inserirei in ogni caso io manualmente come un carico sulle pareti ed avrebbe l'unico scopo di sollecitare a flessione le pareti stesse.
Quello che non mi torna del simulare l'intera struttura è che questa per come la vedo io è il risultato dell'accoppiamento di due strutture completametne diverse, un interrato rigidissimo, bloccato al terreno che dovrebbe essere calcolato con fattore di struttura 1 (per considerarlo "box foundation") ed una struttura in elevazione, duttile che richiede un q di circa 2. Se assegno fattore di struttura 2 a tutto l'edificio avvantaggio l'interrato (sbagliando) se assegno fattore 1 a tutta la struttura mi viene uno sproposito di ferro in elevazone e nei muri stessi dell'interrato. Riflettendo forse ho trovato una quadra:
l'edificio ha un suo periodo di oscillazone che porta ad amplificare fortemente l'accelerazione massima al suolo. Questo periodo è dato essenzilamente dalla struttura in elevazone, l'interrato, rigido ed sotto il piano campagna ha periodo proprio molto molto basso e quindi allo SLU dovrebbe essere sottoposto ad accelerazioni molto inferiori rispetto al piano sovrastatnte che avendo un perioldo relativamente più elevato invece può amplificare l'accelerazione al suolo anche di 4-5 volte.
Se quindi io calcolo l'edificio intero con un periodo proprio molto superiore a quello del solo interrato, sottopongo quest'ultimo ad accellerazioni molto superiori a quelle che subisce realmente, probabilmente ben più alte di quelle che vedrebbe se fosse calcolato da solo con fattore di struttura unitario (ho q circa 2, perchè la struttura in elevazione è regolare in pianta ma non in altezza, almeno credo), In conclusione quindi, calcolando l'interrato come se fosse in elevazione io lo sottopongo alle guste sollecitazioni trasmesse dalla sovrastruttura, e lo sottopongo invece a sllecitazioni anche maggiori di quelle che dovrebbe subire se lo modellassi correttametnte, con periodo proprio porssimo a 0 ed accelerazione quindi vicina ad ag.
Questo ragionamento si potrebbe però essere attaccato dicendo che il periodo principale (calcolato con la formuletta 7.3.5) dovrebbe essere dato anche dalla struttura in fondazione visto che l H nell suddetta formuletta è definito come altezza dal piano di fondazione. Naturalmetne si potrebbe obiettare che interrato e elevazone hanno un comportamento completametne diverso e quindi non è corretto trattarli come una struttura unica in altezza.
Un modo elegante potrebbe essere fare due modelli, una strutura in elevazone incastrata ed un interrato sul quale agiscono le azioni trasmesse dalla sovrastruttura, purtroppo però non riesco a capire come fare a "passare" al modello interrato le dovute azioni in modo coerente con la marea di combinazioni di carico e senza introdurre coeff. di sicurezza esagerati.