Ho letto tutto il thread velocemente stamattina ed intervengo, spero, non a sproposito e scusatemi se dico cose già dette da altri.
In materia di duttilità la confusione normativa regna sovrana. Le differenze con EC8 sono significative e ad aumentarle contribuiscono anche le interpretazioni dei docenti universitari che saltabeccano tra NTC ed EC8 disattendendo parzialmente il dettato dei cap. 1 e 12 delle NTC.
Questo comporta ulteriore incertezza rispetto agli argomenti trattati in questo post e penso che si dovrebbe avviare in futuro un post per tirare fuori le difformità che esistono tra i due codici.
Ma adesso ritorno al merito della questione: ritengo che le considerazioni di Afazio-Gio siano corrette e che, quindi, una struttura con Rck a maggior resistenza di quella di progetto andrebbe riverificata.
Le formule che ci indicano tale esigenza sono le 7.4.28 e 7.4.29, necessarie per raggiungere la duttilità richiesta se non si è fatta la verifica con la 7.4.1.
Per il caso reale come quello del post originario allora cosa si si potrebbe fare?
Se a condizionare il tutto fossero solo le due formule da me citate (può darsi ce ne siano altre che mi sfuggono) si potrebbe aumentare il confinamento inserendo un Rck atteso maggiore di quello di progetto.
Ritengo che questo inconveniente possa solo accadere per il caso citato delle strutture prefabbricate perchè per le strutture gettate in opera sarebbe veramente improbabile.
saluti
Willy
P.S:
Mi aggancio all'ultimo post di Gio per seganalare un periodo della circolare che fino ad oggi mi era sfuggito e forse era sfuggito anche ad altri.
C7.4.4. DIMENSIONAMENTO E VERIFICA DEGLI ELEMENTI STRUTTURALI
.....................
Le verifiche di duttilità previste al § 7.4.4 delle NTC si intendono implicitamente soddisfatte se si
seguono le regole per i materiali, i dettagli costruttivi e la gerarchia delle resistenze indicate al § 7.4
delle NTC per le diverse tipologie ed elementi strutturali.
Per la verifica di resistenza del nodo, nell’espressione (7.4. si può assumere, al posto del fattore
hjc (distanza tra le giaciture più esterne di armature del pilastro), il fattore hc,max, intendendo come
tale il massimo tra le dimensioni della sezione del pilastro.
Nella valutazione della duttilità di curvatura per le verifiche di duttilità nelle zone critiche, il
contributo in termini di resistenza e di duttilità dovuto al confinamento del calcestruzzo va
considerato utilizzando modelli adeguati. A tal fine, la sola parte di calcestruzzo contenuta
all’interno delle armature che garantiscono il confinamento può essere considerata efficacemente
confinata.
In presenza di sforzo normale, per conseguire il limite di 1,5 indicato nelle NTC è necessario tener
conto del confinamento prodotto dal calcestruzzo dalla presenza delle staffe. Si evidenzia che tale
problema nelle usuali strutture intelaiate riguarda soltanto le sezioni al piede dei pilastri