Author Topic: Controventi concentrici - perchè limitare la snellezza adimensionale?  (Read 5188 times)

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Offline mg

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Ciao a tutti.

Il §7.5.5 analizza controventi concentrici. In tali strutture l'elemento teso è la diagonale, travi e pilastri vanno sovradimensionati secondo il "capacity design".

E' richiesto, per controventi ad X ed edifici con più di due piani, che la snellezza adimensionale sia MAGGIORE di1.3 e MINORE di 2.

Volevo ragionare su questi limiti.
Un valore minimo implica, a mio avviso, non voler utilizzare elementi eccessivamente tozzi con CSI prossimi ad 1.
Fissare un valore massimo significa non volere avere un elemento troppo snello.

Erroneamente, mi aspettavo al contrario una condizione tipo : snellezza adimensionale >2 (2 è un esempio) che implica un elemento che quando va in compressione si instabilizza immediatamente rimanendo in campo elastico (rif. Ballio ed. 1987 - pag. 44 ove è richiesto lambda > 200) e al contrario è sfruttato a trazione.

I vincoli di normativa, mi sembra, richiedano che l'elemento compresso debba avere una resistenza. Questo però si oppone con la frase riportata al medesimo paragrafo in cui si dice di considerare le sole diagonali tese.

L'elemento compresso va verificato?

Qualche riflessione?

grazie
Marco

Offline bertolana

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Re:Controventi concentrici - perchè limitare la snellezza adimensionale?
« Reply #1 on: 21 July , 2012, 08:09:59 AM »
ciao,
ti rispondo sinteticamente riportandoti quanto scritto nell'ottimo libro di bencor; poi se vuoi se ne può parlare:

"perchè c'è un limite inferiore alla snellezza delle diagonali? per evitare che durante il primo ciclo di sollecitazione sismica, quando la diagonale compressa non è ancora in bando e quindi porta carico anche essa, si abbiano azioni troppo elevate sulle colonne.... omissis.....
....perchè c'è un limite superiore alla snellezza delle diagonali? per evitare che la diagonale in bando si sottragga troppo bruscamente al carico, generando così cicli isteretici poco dissipativi e creando altresì fenomeni di forte sbandamento laterale, nei quali si possono danneggiare sia la diagonale stessa che le connessioni...."

bye
bertolana

Offline mg

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Re:Controventi concentrici - perchè limitare la snellezza adimensionale?
« Reply #2 on: 23 July , 2012, 09:07:34 AM »

Grazie della risposta.

A quanto già detto in modo sintetico e chiaro da bertolana aggiungo, per chi è interessato, questo riferimento del prof. Gelfi e Giovanni Metelli ove è ben trattata la problematica.
Tra le varie interessanti analisi si considera anche l'analisi di stabilità di un'asta con un punto vincolato da un elemento teso, tema trattato da me in un vecchio post.

buon lavoro o buona vacanza a tutti
MArco

link temporaneo dalla mia drop box https://dl.dropbox.com/u/77795725/Controventi%20X.pdf
in google cercare "Gelfi Metelli controventi X", è il primo link

 

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