Al termine dei miei studi sulle verifiche agli stati limite ho preparato un foglio di calcolo da cui produrre uno o più domini di rottura in relazione all'aree resistenti (calcestruzzo e armature superiore ed inferiore).
La procedura che ho adottato è la seguente:
1- per ogni campo di rottura ho calcolato la posizione dell'asse neutro in relazione alle deformazioni massime del calcestruzzo e dell'acciaio teso,
2- ho calcolato il baricentro dell'area compressa di calcestruzzo costante in parte e lineare nell'altra parte,
3- in relazione alla distribuzione lineare delle deformazioni ho calcolato il valore incognito della tensione dell'armatura compressa e della risultante delle tensioni del calcestruzzo compresso in corrispondenza del baricentro della sua area,
4- ho impostato le due equazioni di equilibrio alla traslazione ed alla rotazione, intorno all'asse neutro, considerando, per ogni campo e all'interno di ognuno, le variazioni dell'asse neutro e del baricentro del calcestruzzo compresso.
Risultato:
dal campo 2 al campo 5 i valori di N e di M aumentano in parallelo, senza quindi che ci sia un limite oltre il quale per l'aumento dell'uno vi sia diminuzione dell'altro.
Dov'è il difetto di calcolo?