Penso di aver capito cosa intendi. Perchè il primo mio "approccio" è stato di leggera confusione.
Ovvero secondo te, per verifiche esclusivamente di tipo strutturale, sarebbe possibile utilizzare i fattori parziali dei carichi della colonna A2 con i fattori M dei materiali "classici" (ovvero 1.5 per cls e 1.15 per acciaio).
Questo comporterebbe uno sconto del 40% circa nelle verifiche, perchè i fattori parziali dei materiali rimarrebbero sempre identici; viceversa i valori nominali dei carichi si amplificano meno che nel nel caso A1 contemplato nella tabella 2.6.I
Ebbene, il tuo ragionamento è corretto. Manca però solamente un dettaglio.
Ed è questo: Che nell'approccio 1 le verifiche vanno svolte sia con la combinazione 1 che con la combinazione 2.
Ed ovviamente l'esito delle verifiche deve essere positivo per entrambe le combinazioni.
Pertanto:
app. 1 - cc1 --> coefficienti parziali A1 (1.3-1.5) e fattori gammaM soliti (1.5-1.15)
app. 1 - cc2 --> coefficienti parziali A2 (1.0-1.3) e fattori gammaM soliti (1.5-1.15)
Capisci bene che non c'è storia. La situazione peggiore, strutturalmente parlando, è sempre app. 1 - cc1, che è quella che da un punto di vista strutturale normalmente si persegue.
Se invece ti "sposti" in ambito geotecnico, vista la presenza dei fattori M2 superiori a 1.0 di abbattimento dei parametri geotecnici, la combinazione app. 1 - cc2 comincia a poter avere effetti dimensionanti, ma solamente per le fondazioni (e quindi per questo alla colonna A2 è stato appioppato il nome "GEO").