Author Topic: Duttilità locale e strutturale (Read 5152 times)

Gilean · « **on:** 25 June , 2010, 15:04:56 PM »

Parlando con un collega, il collega mi faceva notare come alla fine, per un intervento di miglioramento (sistemazione base pilastri), l'aumento della duttilita' locale di questi ultimi non fosse importante, in quanto quel che conta e' la duttilita' strutturale. Ne e' nata una interessante discussione che vorrei affrontare oggi con voi. che ne pensate al riguardo? la duttilita' locale (ad esempio la sistemazione suddetta) puo' dare giovamento ad una struttura, o puo' addirittura renderla dannosa (cambio del comportamento globale della struttura a causa di alcuni elementi)?

Massimo.T · « **Reply #1 on:** 25 June , 2010, 15:14:20 PM »

la duttilità locale è condizione necessaria ma non sufficiente per la duttilità globale.

una struttura con duttilità globale necessariamente ha gli elementi dotati di duttilità locale, ma non basta!

il §7.4. consente di progettare con la duttilità globale. e quindi anche quella locale.

un esempio di prescrizione di "duttilità locale" è la formula 7.4.25

Ing. Edoardo · « **Reply #2 on:** 25 June , 2010, 15:44:13 PM »

Di solito io considero molto di più la dutilità globale piuttosto che quella locale. Nel senso che negli interventi di miglioramento, se si ragiona con cognizione di causa, l'importante è dimostrare che la struttura nel complesso ha subito miglioramento. Se poi c'è qualche sezione che stà leggermente peggio chi se ne frega. Risulta quasi impossibile negli interventi sugli edifici esistenti che verifichi tutto. In ogni caso un intervento di miglioramento comporta una redistribuzione delle tensioni per cui è probabile che da qualche parte qualcosa non verifichi a pieno la struttura sicuramente nn crolla.
Per sostenere la mia tesi mi rendo conto che ci vogliano dei numeri ma appena riesco ve li mostro, ma basta dare un occhiata ai folgi excel del buon Ghersi ed anche lui assume la mia stessa tesi

Massimo.T · « **Reply #3 on:** 25 June , 2010, 17:56:30 PM »

Quote from: Ing. Edoardo on 25 June , 2010, 15:44:13 PM

Di solito io considero molto di più la dutilità globale piuttosto che quella locale. Nel senso che negli interventi di miglioramento, se si ragiona con cognizione di causa, l'importante è dimostrare che la struttura nel complesso ha subito miglioramento. Se poi c'è qualche sezione che stà leggermente peggio chi se ne frega. Risulta quasi impossibile negli interventi sugli edifici esistenti che verifichi tutto. In ogni caso un intervento di miglioramento comporta una redistribuzione delle tensioni per cui è probabile che da qualche parte qualcosa non verifichi a pieno la struttura sicuramente nn crolla.
Per sostenere la mia tesi mi rendo conto che ci vogliano dei numeri ma appena riesco ve li mostro, ma basta dare un occhiata ai folgi excel del buon Ghersi ed anche lui assume la mia stessa tesi

considerare "più la duttilità globale che quella locale" è come fare un viaggio con una macchina superaccessioriata, ma senza le ruote.

se non vuoi le ruote vacci col carro armato.

delaude · « **Reply #4 on:** 25 June , 2010, 19:55:23 PM »

Ma la duttilità globale non è la somma delle duttilità locali che vengono mobilitate?
Se in una struttura introduco un elemento molto duttile che per questioni di rigidezza propria non partecipa alla partita (lasciando perdere Lippi), quello lascia il tempo che trova.
Quindi l’inserimento di elementi duttili non credo che possa essere dannoso di per sé, ma l’inserimento di rigidezze può essere pericoloso indipendentemente dalla duttilità dell’elemento.

Massimo.T · « **Reply #5 on:** 25 June , 2010, 20:24:39 PM »

Quote from: delaude on 25 June , 2010, 19:55:23 PM

Ma la duttilità globale non è la somma delle duttilità locali che vengono mobilitate?

non basta.
è condizione necessaria ma non sufficiente.

Manca ancora il rispetto delle GdR, o meglio, i presupposti che le cose funzionino in un certo modo si mantengano dall'inizio alla fine.
E' inutile che si realizzino pilastri duttilissimi, se poi si piegano in un meccanismo di piano debole.

Viceversa è inutile salvaguardare il piano debole se poi alcuni elementi crollano per pochi cicli di carico e scarico. Un telaio senza le travi di un intero piano non ha nulla a che vedere con la duttilità globale che fondamentalmente è nei molti e dislocati cicli di carico e scarico che realizza la dissipazione!

Ing. Edoardo · « **Reply #6 on:** 28 June , 2010, 14:50:30 PM »

Ribadisco che nn è questione di viaggiare con macchine superaccessoriate.So benissimo anche io che si dorvebbe verificare la duttilità locale di tutte le sezioni. Ma un conto è la teoria bella bella che torviamo sui libri e che ci spiegano ma nella realtà n condizioni di miglioramento è impossibie che tutte le sezioni veirfichino e per questo io considero una cosa globale. Se poi qualcuno è stato piu fortunato di me ed ha trovato tutte le sezioni verificate, son veramente felice per lui

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