@Gilean
Ho inserito il foglio qui perchè mi era sembrata la sede più logica, essendo il foglio in questione scaturito proprio da questa discussione.
Ritengo poi che il foglio sia assolutamente parziale, ovvero non un prodotto finito. Nel senso che si potrebbe andare oltre, sempre in ottica GDR, per definire lunghezze di zone critiche, tagli GDR con relative verifiche, minimi di armatura, ecc., ecc.
Ma qui poi vado a finire sul discorso introdotto da ing. Edoardo cui adesso rispondo:
@Edoardo
Spesso i vari software eseguono le verifiche senza darti troppa confidenza.
Ad esempio io utilizzo il MasterSap che nelle verifiche, utilizzando la formula della circolare, mi riporta per ogni asta la sollecitazione di calcolo, l'eventuale maggiorazione alfa della stessa per la GDR, ed infine il fattore di sicurezza (o meglio, l'inverso) con le armature decise dal programma stesso. Tutto tranne il momento resistente della trave o del pilastro (che potrei ricavare dal coeff. di sicurezza, ma vedo che per le varie approssimazioni mi balla troppo tra una combinazione e l'altra).
Finchè va tutto bene, amen.
I problemi sorgono quando invece c'è qualcosa che non va. In questi casi è ovvio che bisogna decidere il da farsi. Aumentare/diminuire qualche sezione, aumentare/diminuire i diametri delle barre, ecc.
Spesso in pratica dalla semplice lettura di un tabulato non si riesce a capire come meglio giostrare tra le varie possibilità.
Ricordo in qualche post, come alcuni utenti dopo prove e prove da cui non sono riusciti a tirare fuori un ragno dal buco, alla fine si sono meravigliati di aver risolto i problemi andando contro il loro "senso da ingegneri", ovvero diminuendo la sezione del pilastro/trave che aveva problemi di verifica.
Tutto ciò accade perchè il software elabora tutto all'interno, e noi dall'esterno non riusciamo a cogliere i "numeri" che governano il problema.
Concludo quindi dicendo che il foglio in questione serve solamente a ragionare con numeri alla mano, piuttosto che fidarsi della "ottimizzazione" operata dal software. Insomma, come dicevo prima, a "giocare" con numeri, al fine di decidere, che altrimenti non vedrei mai.