Uffa, uffa, uffa.
Vuoi una risposta? Nulla, nulla, nulla!
Ecco l'efficacia di una tua puntigliosa, precisissima, essenziale, prescrizione che hai inserito nel piano di manutenzione della struttura.
Il piano che tu inserisci negli elaborati che presenti al GC non viene letto da nessuno, non viene attuato da nessuno, e nessuno ne risponde nel caso, normale, in cui non lo metta in pratica!
Il motivo?
La prima ragione risiede nel nostro solito pressapochismo per cui se le cose non sono obbligatorie, meglio far finta di nulla.
La seconda ragione è figlia della prima. La legge in pratica non esiste. Ci sono si, spezzettate qui e lì, tra le varie norme, riferimenti a manuali di manutenzione ecc. - oltre a quanto richiamato da Cris per le opere pubbliche, ad esempio dal 1987 è obbligatorio un manuale di manutenzione per le strutture prefabbricate.
Ma a fronte di questo non esiste la legge sul "libretto del fabbricato" di cui ogni tanto si parla, in cui si indicherebbe ad esempio a chiare lettere, non soltanto la necessità del manuale, ma anche chi sarebbero gli attori in campo, ovvero i responsabili delle attività di manutenzione.
Stai tranquillo che quando una tale legge venisse emanata, ed emanata in maniera seria, leggibile ed applicabile, qualche nostro collega particolaremente dotato di "fiuto" affaristico (e non c'è valore negativo in questa aggettivazione) si inventerebbe il lavoro di "manutentore", ovvero si impegnerebbe, dietro pagamento di un canone, al controllo di struttura, intonaci, infissi, impianti, ecc., nei limiti temporali imposti dal manuale suddetto, consentendo al proprietario/amministratore di dormire sonni tranquilli e di non incorrere in sanzioni (Chè solamente questo è l'unico motivo per cui si doterebbe di simili contratti).
Prima di allora, le tue, sono domande al vento, e senza senso.