Ingegneria Forum

Buongiorno a tutti.
Mi hanno chiesto un parere (per ora di larga massima) su questo intervento:
1- solaio circa 5 m x 4 m in legno (orditura sul lato più corto). devo creare un foro per inserire una scala di collegamento col piano superiore. Purtroppo però il solaio è molto alto e i muri sono tutti giù di squadro. morale la foratura minima prevede la demolizione di circa metà del solaio. Altra caratteristica: esiste già un foro nel solaio creato in passato per alloggiare un montacarichi (non vi erano obblighi per la sismica). Da quello che sono riuscito a vedere il foro è stato creato inserendo delle travi in carpenteria metallica su cui poggiano i travetti tagliati.
2- parete in muratura piena 30 cm su cui dovrebbe essere creata un'apertura di circa 1,50 metri di luce. la parete ha una luce totale di circa 5 metri ed ha già un'apertura di circa 1,4 m. In sostanza l'intervento eliminerebbe un maschio murario....
allego un immagini dei principali interventi...

Andiamo con ordine.
->Prima cosa: pensate si possa inquadrare come intervento locale? Io ho forti perplessità.. è almeno inquadrabile come miglioramento? in questo caso dovrei cmq verificare l'intera struttura giusto? potrebbe già essere un primo problema, dato che parliamo di un fabbricato di 3 piani,peraltro con proprietà diverse... comunque, andiamo avanti

-> Foro solaio. premestto che il solaio verrebbe "tagliato a metà" nel senso dell'orditura. Ora, non ho le idee chiarissime, ma pensavo di creare un cordolo all'altezza del solaio (metallico o in CA). Dopodichè, le ipotesi sarebbero due: o inserisco una trave circa a metà dell'attuale solaio per "spezzare in due" la struttura lasciandone invariata una parte... sempre che riesca a "dimostrare" che la rigidezza del solaio resti invariata... oppure elimino tutto il solaio e creo la porzione residua "ex novo".. in questo caso però le cose si complicano, anzitutto per il foro pre esistente e poi perchè il committente (che è un architetto.. e vorrebbe convincermi ad attuare questa soluzione  )  vorrebbe creare una struttura con travi in ferro e lastre in vetro strutturale... voi cosa dite? è fattibile? avete un'idea del costo dell'operazione?

-> Parete. anche qui ho qualche dubbio che si riesca a realizzare l'intervento con la classica "cerchiatura" vista la dimensione del foro... idee?

grazie!!

Secondo me i due interventi si possono inquadrare come singoli interventi locali, con le precisazioni di seguito.
Per quanto riguarda il foro del solaio, non vedo grossi problemi se inserisci una trave in accaiaio a sostegno del campo di solaio residuo. Se il solaio esistente è in legno senza cappa collaborante in c.a. allora non hai neanche il problema di dover riquadrare il foro per ripristinare l'elevata rigidezza di piano, anche se potresti comunque avere un doppio tavolato incrociato che anche se non in misura "infinita" ha lo stesso una certa rigidezza di piano che il foro abbatte sensibilmente e che è necessario ripristinare sempre con adeguata riquadratura.
Per quanto riguarda il foro nella parete, se non riesci a riequilibrare rigidezza e resistenza con la cerchiatura, allora sei costretto ad effettuare una verifica globale dell'intero edificio secondo NTC'08, per accertare i margini di sicurezza, se ci sono, post intervento.

intanto grazie x la risposta
per la parete cercherò di convincere il committente a ridurre la foratura... quantomeno ci provo
invece x il solaio, premesso che sono fiducioso che non ci sia la cappa collaborante anche se devo verificare.. cmq se così fosse, pensavo di demolirlo totalmente e rispristinare la parte residua, prevedendo ovviamente una migliore rigidezza

hai ragione, lo so.. mi complico la vita... però tenere un su "mezzo solaio" tra l'altro con anche un altra foratura per il montacarichi non mi sembrava il massimo  ... mah, vedremo... senza contare ovviamente che dovrò litigare con l'architetto... 

Mi collego a questa discussione giusto per non aprirne un'altra.
Devo realizzare che io un foro in un solaio per farci passare dentro un castelletto in acciaio per un elevatore. La committenza per ragioni logistiche mi chiede se il cordolo (giro-giro o ad H) possa essere realizzato con travi in acciaio piuttosto che in c.a.
Sinceramente sono abbastanza titubante poiché viene abbastanza complesso "legare" i travetti del solaio alla trave in acciaio, a meno di inserirli dentro l'anima, ma ciò comporta un importante intervento di demolizione (oltre che minuzioso).
Diversamente con cordolatura in c.a., attraverso l'ausilio di apposito aggrappanti, è abbastanza semplice garantire una certa soluzione di continuità.
Volessi soddisfare la committenza avreste qualche suggerimento da darmi circa l'esecuzione di cordolo in acciaio?
Grazie per le risposte

Non vedo grosse difficoltà a fare il bilancino in acciaio.
1. Posi la trave con già predisposti dei fori nell'anima.
2. Casseri e riempi con emaco il lasco tra i travetti e la trave.
3. Effettui le perforazioni di connessione sui fori predisposti.
4. Inietti resina epossidica nei fori e ci infili dentro delle barre.