Il problema è quindi che non c'è nessuno che gli avvisa (o meglio, lo sanno ma convien loro far finta di nulla) che il progetto rispetta le leggi comunali, ma non quell'altra miriade di leggi.
In pratica il progetto è a norma solo per poche leggi e non per tutte le leggi: il progetto non è a norma.
Cosa manca quindi?
Manca innanzitutto qualcuno che controlli questi fatti.
In Emilia Romagna esiste una legge che quantomeno vieterebbe i solai da 10cm: LR19/'08
http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?p=259464#p259464(Alla legge che unisce tutti i progettisti intorno ad un tavolo ci vorrà ancora un po')
Il problema è che gli Emiliano-Romagnoli Odiano quella legge perchè è PIU' COMODO poter procedere come dice Willy:
Il progettista (architettonico) ed il committente preferiscono lo stadio di cucce del cane. Il primo perchè riesce a fare un mezzo piano in più, il secondo perchè venderà un mezzo piano in più.
Cosa c'insegna quindi questa faccenda? Ci insegna che si preferisce la COMODITA' del progetto fatto male e solo per il solo interesse personale del singolo progettista.
Ci insegna che il committente venderà una ciofeca di abitazione agli ignari compratori.
Ci insegna anche che la realtà anglosassone, con studi strutturati come project team seguiti da UN project manager che coordina tanti progettisti funziona meglio dei tanti piccoli progettisti italiani (magari, anzi sicuramente, più competenti) che lavorano singolarmente in una sequenza piena di paraventi.
Eppure a noi basterebbe un bel tavolo.
Se è vero che il progetto della casa del sig. Rossi vuol realizzarsi è opportuno che egli scelga non solo il geometra della DIA o del PdC.
Ma che contestualmente scelga anche le altre figure. E se si preoccupa del costo che ha l'interpellare queste altre figure mi domando: pensava forse di risparmiarseli?
O forse il problema è che il progettista architettonico HA PAURA di far partire il processo corretto perchè teme che "la sua idea" sia sbagliata (e quindi teme di dover ripagar le spese del committente)?
Allora forse il problema è proprio lì: l'Italia ha bisogno di progettisti che sanno quello che fanno e quindi senza paura.
Per questo l'Italia ha bisogno di leggi chiare e non interpretabili.
L'Italia ha bisogno di UNA legge e non di mille leggi intrecciate
Ecco che quindi la colpa è un po' di tutti.