Innanzitutto conviene ragionare con la sovrapposizione degli effetti, ovvero tratti il tramezzo al netto di tutto il resto.
Considerando per semplicità l'ipotesi di solaio incastrato (per altre ipotesi puoi ragionare con analogia) in tutti i lati e che J ed E siano uguali nelle due direzioni (ciò non varrebbe per un solaio monodirezionale) in accordo con il tuo problema.
Detto qy e Qx i due carichi nelle due direzioni, il tuo scopo sarà alla fine quello di verificare che i travetti siano in grado di resistere a tali carichi oltre a quelli del PP,QP e QV del solaio in sè.
Nell'ipotesi di restar in campo elastico come prevede il metodo, occorre pertanto porre le due frecce equivalenti.
Da un lato della disuguaglianza avrai quindi: Qx *a^3 / (192EJ)
a e b sono le dimensioni in pianta del solaio
dall'altro avrai: qy*b^4 / (384EJ)
in questa equazione l'incognita è Qx che con i tuoi numeri puoi tranquillamente ricavare.
Se vuoi puoi quindi leggere i coefficienti kx e ky del caso in oggetto.
Notando che qy è pari a (Q-Qx)/b, dove Q è 9kN*b, posto a sistema con qy = (Q-Qx)/b puoi ricavare anche qy.
Ora come preannunciato, con Qx e qy distinti puoi studiare lo schema incastro-incastro con carico concentrato Qx di una trave di luce a e lo schema incastro-incastro con carico distribuito qy di una trave di luce b. Attenzione a rispettare i vincoli per come precedentemente scelti..
Ottenute le sollecitazioni, occorre infine considerare 2 aspetti:
1. Il metodo semplificato ti identifica solo i travetti maggiormente sollecitati, non dice nulla per gli altri travetti che, a favor di sicurezza (o se si preferisce, per non aver approfondito gli studi) saranno armati allo stesso modo.
2. Nel caso specifico di carico linearmente distribuito, il metodo semplificato trova una sua soluzione, cosa diversa da quanto ci si dovrebbe aspettare studiando la soletta come elemento bidimensionale [...]. Questo è un altro motivo per cui i risultati potrebbero risultare abbastanza differenti.