Buonasera a tutti. Devo produrre, integralmente alla pratica di un condono, un certifcato di idoneità statica/sismica per un "fabbricato" in muratura (piano terra in muratura di pietra e sopraelevazione in blocchetti di cemento). Premetto che il territorio in cui mi trovo è quello colpito dal sisma del 6 Aprile 2009 e per questa proprietà esiste l'attestazione dei tecnici della Protezione Civile che riporta l'esito A-agibile. Questo "fabbricato" in realtà è da vedere come una unità strutturale di un aggragato edilizio. Tra questa unità strutturale e quella adiacente, al piano terra, c'è un muro in comune (praticamente a partire da questo si alzano due muri a contatto tra loro, l'uno fa parte dell'unità strutturale in oggetto e l'altro dell'altra unità). Le norme di riferimento per le verifiche, cosi come mi è stato prescritto dal Genio Civile, sono: D.M. 24 Gennaio 1986, D.M. 3 Marzo 1975, D.M. 15 Maggio 1985 e D.M. 20 Settembre 1985. Il problema è questo: dato che le normative appena citate non ammettono edifici a contatto per le verifiche alle forze sismiche come ci si può comportare? Dal punto di vista statico, analizzando il flusso dei carichi verticali, per il muro un comune al piano terra considero la metà del suo spessore. Ma per la parte sismica io ho pensato, tagliando la testa al toro, di allegare il documento che dichiara l'agibilià rilasciato dalla Protezione Civile.
Un'altro aspetto che volevo chiedere è questo: rilasicare un certificato di idoneità statita/sismica quali responsabilità comporta?
Vi ringrazio tanto per la cordialità.