Ciao
Se le masse per le traslazioni offrono una resistenza al movimento traslatorio nelle tre direzioni, le stesse masse offrono resitenza al movimento rotatorio intorno ai tre assi. Quest'ultima resistenza è il momento di inerzia di ogni massa ( per mezza asta) rispetto all'asse che passa per l'estremtà che vado a considerare.
secondo me, i termini rotazionali della diagonale di M sono sempre diversi da zero.
Questi termini (rotazionali) se si omettono si ha che:
1 - la soluzione è meno corretta perchè il modello è meno reale;
2 - la M non è invertibile e sono costretto a lavorare sulla K.
Sulla quarta dispensa di Gulgiotta - Elementi Finiti (direi ottima e vi consiglio di scaricarla; sono 4 parti) ho trovato un esercizio che parla di tutto ciò di cui sopra:
Elementi finiti parte 4° ( a pag. 249):
http://www.mondovi.polito.it/ebook/pubbl.htmlSe è corretto ciò di cui sopra allora anche la M (come la K) va proiettata pre e post moltiplicando per la matrice di rotazione. Infatti una trave comunque disposta nello spazio avrà i momenti dinerzia (di metà della sua estensione) calcolati come la 8.71 (della dispensa) riferiti agli assi locali passanti per i nodi di estremità. Quindi poi andrà riferita al sistema globale per trovare gli autovalori.
Sbagliavo prima quando dicevo che se al nodo arrivano elementi tutti uguali allora il termine rotazionale è nullo. La massa si pensa concentrata per i termini traslazionali ma per una maggiore correttezza è meglio attribuirle il suo momento di inerzia per i termini rotazionali.
Ciao