Riprendo la trattazione.
In precedenza è stata determinata la tensione principale di trazione nella fibra baricentrica (sigma
I), e l'inclinazione della giacitura della stessa (teta
I).
A questo punto zax dice:
Qui:
http://www.ingegneri.info/forum/viewtopic.php?f=8&t=25462&hilit=teta1
con esempi numerici io dimostro esattamente il contrario.
Nel suo topic sull'altro forum zax sostiene l'inapplicabilità della formula (4.1.21), in quanto l'inclinazione della giacitura della direzione principale di tensione teta
I è così bassa da rendere inapplicabile il calcolo della resistenza a taglio con il metodo del traliccio ad inclinazione variabile.
In realtà la formula (4.1.21) è applicabile, ma con qualche premessa.
Consideriamo la sezione che è stata presa ad esempio da zax:
sezione 25x50 cm, altezza utile 45 cm, cls C40/50, precompressa da 2 trefoli da 0.5'' = 93*2 = 186 mm
2 al lembo inferiore, sollecitata da:
N
Ed = 212.04 kN (= 2*0.93*11400 kg)
V
Ed = 32.80 kN
ipotizziamo che la trave venga armata trasversalmente con staffe fi8/20cm
lo stato tensionale sulla fibra baricentrica è pari a:
tau = 1.5*V
Ed/(b*h) = 0.39 MPa
sigma = N
Ed/(b*h) = 1.70 MPa
da cui si ricava una tensione principale di trazione pari a:
sigma
I = d/2 - sigma/2 = 0.09 MPa
essendo d= radq(sigma
2+4*tau
2) il diametro del cerchio di Mohr.
A questo punto
è importante capire se lo stato tensionale in questione è in grado di produrre fessurazione diagonale nel cls d'anima, ossia se il cerchio di Mohr rappresentativo dello stato tensionale è secante (o al più tangente) alla superficie critica del criterio di rottura, ossia, molto più semplicemente, se la tensione principale di trazione è maggiore della resistenza a trazione del cls.
Indicando con f
ctm la resistenza a trazione media del cls (considero il valore medio, pari a circa 1.4 volte il valore caratteristico, per bilanciare il fatto che si stanno usando delle azioni di calcolo come N
Ed e V
Ed mediamente più grandi dei valori caratteristici di circa 1.4 volte), allora si avranno i due casi:
sigma
I >= f
ctm ===> fessurazione diagonale del cls d'anima ed applicazione della formula (4.1.21)
sigma
I < f
ctm ===> nessuna fessurazione diagonale del cls d'anima e non applicazione della formula (4.1.21)
Riprendendo l'esempio in esame, essendo
sigma
I= 0.09 < f
ctm = 3.60 MPa ===> nessuna fessurazione diagonale del cls d'anima e non applicazione della formula (4.1.21)
Per la cronaca, si avrebbe avuto:
(teta)
I=arctan(sigma
I/tau) = 12.45°
E' quindi evidente come la bassa sollecitazione tagliante che è stata considerata non sia tale da creare fessurazioni diagonali nel cls d'anima.
Di seguito il resto della consueta verifica a taglio eseguita mediante questo foglio di calcolo:
http://ingegneriaforum.it/index.php?action=downloads;sa=view;down=451Per la sezione presa in esame è possibile individuare, a parità di sforzo normale, un'azione tagliante pari a V
Ed= 364 KN tale che:
tau = 1.5*V
Ed/(b*h) = 4.37 MPa
sigma = N
Ed/(b*h) = 1.70 MPa
sigma
I = f
ctm = 3.60 MPa
tetaI = 39.51°
staffatura fi8/10 cm
e pertanto tale da rendere valida l'applicazione della formula (4.1.21), e comunque la quantità di staffatura (staffe fi8/10 cm) impiegata è tale da non rendere determinante la condizione imposta dalla formula (4.1.21).
Affinchè la condizione imposta dalla formula (4.1.21) sia determinante nell'inclinazione delle bielle del traliccio è necessario inserire una staffe fi8/6 cm a 4 bracci:
Il quantitativo abnorme di staffe, è ovviamente sintomo di una sezione palesemente sottodimensionata e questo conferma quanto da me già affermato all'inizio di questo topic, ossia che
la formula (4.1.21) non è quasi mai determinante nell'inclinazione delle bielle di cls del traliccio.