Author Topic: cordolo di coronamento  (Read 9739 times)

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Offline flatiron

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cordolo di coronamento
« on: 30 January , 2012, 20:08:13 PM »
Buonasera,
devo realizzare un cordolo di sommità su un edificio in muratura per rifacimento copertura. Il tetto è a padiglione con il colmo che appogia
su timpani costituiti dai muri esistenti (si tratta di due muri portanti interni, paralleli a quelli perimetrali corti dell'edificio, essendo appunto
una copertura a padiglione). L'edificio è rettangolare con muri spessi 40 cm. Sottopongo 3 quesiti.
1) Il cordolo sarebbe opportuno realizzarlo anche in sommità ai timpani centrali o solo sui muri perimetrali (la mia idea sarebbe la seconda)?
2) Si potrebbe realizzare il cordolo più stretto della muratura (diciamo largo 30 cm e alto 30 cm contro i 40 cm di larghezza della muratura) ?
3) Visto che tutto sarà realizzato come in precedenza, tranne per la presenza del nuovo cordolo, si può dichiarare intervento locale?

Grazie!
« Last Edit: 30 January , 2012, 20:10:01 PM by flatiron »

Offline g.iaria

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Re: cordolo di coronamento
« Reply #1 on: 30 January , 2012, 22:20:03 PM »
1) Per rispondere a questa domanda bisognerebbe avere più dettagli della porzione a padiglione della copertura, tuttavia se immagino che in questa zona dal colmo scendono due travi principali che si appoggiano sui muri esterni, con l'orditura secondaria parallela al lato corto che si appoggia a ciascuna di queste due travi mentre l'orditura secondaria parallela al lato lungo che appoggia da un lato su una di queste travi e dall'altro sui timpani centrali, allora in questa situazione andrei a girare il cordolo anche sopra i due timpani centrali.
2) Secondo me si, basta dimensionare bene il collegamento con la muratura.
3) Credo proprio di no, il cordolo modifica drasticamente, in meglio, il comportamento di insieme della struttura muraria nel suo complesso (funzionamento scatolare), per cui ricadresti in un intervento di miglioramento.
Un bravo scienziato è una persona con delle idee originali.
Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero possibile di idee originali.

Freeman Dyson

Offline flatiron

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Re: cordolo di coronamento
« Reply #2 on: 30 January , 2012, 23:07:48 PM »
Ti ringrazio; riguardo al punto 1 ti specifico che da ciascuna delle due estremità del colmo partono due cantonali che appoggiano agli angoli della muratura perimetrale. Perche faresti il cordolo anche sui timpani che reggono il colmo? sul punto 3 ti ricordo che la circolare del 2009 (mi pare) dice che se non cambia rigidezza di piano si può rientrare in intervento locale. il cordolo secondo te la cambia sostanzialmente?

zax2010

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Re: cordolo di coronamento
« Reply #3 on: 30 January , 2012, 23:29:28 PM »
Putroppo si Flatiron.

Ti risponderemmo tutti volentieri che i cordoli producono solamente benefici effetti ed amen. Ma te lo diremmo a parole.

Ed invece la norma, che di parole è piena, ti dice che ogni volta che modifichi il comportamento strutturale devi dimostrare numericamente che ciò che fai è migliorativo.
Se tu oggi non hai il cordolo in sommità, ogni singolo maschio murario, viene considerato isolato dagli altri, ed ognuno di essi si assorbirà le azioni orizzontali del sisma secondo le proprie zone di influenza.
Viceversa la presenza del cordolo, che come minimo ti rende meglio solidali tra loro i diversi maschi, tende a far ridistribuire le azioni. Per cui avrai maschi che prima sopportavano una forza 100 ed ora invece 90, ma parimenti avrai un paramento che prima sopportava una forza 100 ed ora 110.
Ecco, potrebbe anche accadere che quel maschio 110 di forza non è in grado di sopportarli. Da ciò le richieste che sembrano assurde della normativa.

Ti faccio presente poi, visto che parli di intervento locale, il paragrafo 8.4.1 punto d) "E' fatto obbligo di procedere alla valutazione della sicurezza e, qualora necessario, all'adeguamento della costruzione, a chiunque intenda: ...........d) effettuare interventi strutturali volti a trasformare la costruzione mediante un insieme sistematico di opere che portino ad un organismo edilizio diverso dal precedente"

E' un passaggio agghiacciante non trovi?
Significa tutto e nulla. .....insieme sistematico......organismo edilizio diverso......

Ma non è che realizzare un cordolo in sommità, un intervento innocuo in fondo, nella coscienza di tutti noi certamente migliorativo, significhi adeguare l'intero edificio?
Io ci rifletto, la risposta per adesso non la so.

Offline g.iaria

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Re: cordolo di coronamento
« Reply #4 on: 31 January , 2012, 11:01:03 AM »
Sempre riguardo al punto 1): secondo me la cordolatura andrebbe eseguita in ogni zona in cui vi è interazione muratura-tetto, e nel tuo caso, mi sembra di capire che sui timpani intermedi oltre all’appoggio della trave di  colmo, si appoggi anche l’orditura secondaria parallela al lato lungo della zona a padiglione. Visto quindi che su questi due timpani intermedi si scaricano, in condizione sismica, una forza puntuale in corrispondenza del colmo ed una azione distribuita dovuta all’orditura secondaria, trovo corretto proseguire il cordolo anche su questi muri, in quanto fornirebbe in sommità agli stessi un benefico vincolo a cerniera. Da considerare anche l’ulteriore effetto benefico che tale cordolo avrebbe ai fini della verifica del meccanismo locale di espulsione del timpano, annullando la possibilità di innesco dello stesso, oltre che in generale una migliore diffusione delle azioni statiche verticali dalla copertura verso i muri.
Riguardo al punto 3): non è tanto una questione di rigidezza di piano, quanto, come ben spiegato da zax, l’effetto di cucitura scatolare che il cordolo esegue, modificando in meglio il comportamento di insieme dell’edificio. Se la muratura è tale da avere già un buon ammorsamento mutuo tra i maschi murari il miglioramento può essere marginale, se così non fosse il miglioramento è decisamente notevole. In ogni caso credo che si vada oltre i confini dell’intervento locale.
Riguardo all’ultima domanda di zax, non ritengo l’esecuzione del cordolo innocua, perchè modifica drasticamente la distribuzione delle azioni sui maschi murari. A livello globale è certamente migliorativa, ma a livello locale ci saranno forti concentrazioni di tensione nei punti di connessione tra il cordolo ed i maschi più rigidi, motivo per cui è sempre bene prima consolidare la muratura dove il cordolo si innesta. In sostanza credo che l’effetto benefico globale compensi con un certo margine eventuali plasticizzazioni locali sui muri, e quindi in linea di massima si avrebbe un miglioramento complessivo dell’edificio. Ovviamente, ogni costruzione in muratura è una storia a sè, e tutte queste mie elucubrazioni vanno inquadrate ed approfondite caso per caso.
« Last Edit: 31 January , 2012, 11:11:28 AM by g.iaria »
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