E non mi pare notizia da poco.
Non posso che concordare. Si tratta di una svolta epocale soprattutto per chi opera in zona 4. Significa potersi disfare dei minimi di armatura indicati nel capitolo 7 che effettivamente sono molto pesanti per chi era abituato al modo di lavorare precedente.
Però ammetto di avere qualche perplessità. Una è legata al fatto che comunque è sempre presente l'articolo 7.4.1:
<< 7.4.1 GENERALITÀ
L’impostazione delle presenti norme, con le regole di progetto che da essa discendono, prevede che
le costruzioni in cemento armato posseggano in ogni caso una adeguata capacità di dissipare energia
in campo inelastico per azioni cicliche ripetute, senza che ciò comporti riduzioni significative della
resistenza nei confronti delle azioni sia verticali che orizzontali. >>
Ci dice che rispettando la norma ne discende espressamente una certa capacità di dissipare energia. Ponendo q=1 vado a disattendere questo articolo perché faccio lavorare la struttura in campo elastico.
A meno che non si possa interpretare come: faccio lavorare la struttura in campo elastico ponendo q=1 ma grazie ai dettagli costruttivi del capitolo 4 posso comunque aspettarmi una certa capacità di dissipare energia anche se non sono in grado di quantificarla. Ma secondo il parere del CSLLPP è comunque una quantità sufficiente.
Onestamente ho le idee un po' confuse. Però, nel mio caso, operando in zona 4 avrei dei vantaggi enormi a usare questo approccio (considerate che gli effetti del sisma sono sempre inferiori a quelli dovuti agli altri carichi).
Mi resta ancora da capire se si debbano rispettare ancora i rapporti geometrici degli elementi strutturali. Perchè se così non fosse sarebbe il rifiorire di travi in spessore di larghezza anche importante.