io resto del parere che:
1. usi q=1.
Su questo, non ci sono dubbi, siamo d'accordo. Anche se io sono del partito che un q=1.5 non si nega a nessuno, ma poco importa.
2. vedi la struttura come un telaio ed al telaio "c'appendi" anzichè solai, delle solette. Fossero stati solai, la norma prevede il computo di alcuni cm di solettina nella verifica gdr. In questo caso nel computo della verifica gdr computerai diversi cm di soletta piena. Se poi, con coscienza, ritieni la struttura poco duttile, ti terrai oltremodo basso nella scelta del q da impiegarsi.
rispondendo alla prima parte del discorso tra me e Iaria, non vedo dove stia l'errore nel creare una trave coi requisiti del §7 e scaricarci, anzichè travetti e soletta da 4/5cm, una soletta di altezza 25cm armata con doppia rete.
E' qui che le nostre opinioni divergono:
l'errore sta nel pensare che la GdR si possa fare. I dotti ci dicono che le molteplici sperimentazioni svolte hanno dimostrato che il momento resistente del traverso di questo telaio non è calcolabile con un accettabile grado di precisione perchè quelle solette, che tu in teoria pensi di appendere, nella realtà sono monoliticamente connesse alla cosìdetta trave fittizia, e, che noi lo si voglia o meno, collaboreranno con quest'ultima. Come se ciò non bastasse, c'è una invadente presenza del punzonamento, il quale fà sì che la risposta perda decisamente le sue caratteristiche duttili, che invece si avrebbero con un comportamento dominato dalla pura flessione.
Queste non sono mie congetture, ma i risultati pubblicati di sperimentazioni già eseguite su questa tipologia strutturale.
P.S. Già nel caso delle solette dei solai da te citate esistono grosse incertezze circa l'entità e le modalità di collaborazione della fascia di soletta alla resistenza flessionale, le espressioni della fascia collaborante fornite dalle diverse normative internazionali sono infatti estremamente grossolane, e questo, di rimando si traduce in stime approssimative del momento resistente.