Premessa: parto dall'ipotesi che tu abbia eseguito l'analisi incastrando l'edificio a terra e lasciato le rigidezze al 100%. Perché queste, più una sufficiente rigidezza torsionale e piani rigidi, sono sostanzialmente le ipotesi alla base delle formule approssimate e molto indicative fornite dalla norma.
Considera anche che puoi anche considerare, molto grossolanamente, che il periodo proprio si possa anche calcolare semplicemente come il numero dei piani per 0,1s, per edifici sufficientemente rigidi torsionalmente, sino ad arrivare a quasi il doppio per edifici molto deformabili torsionalmente.
Cosa fondamentale è analizzare i modi di vibrare. Se la struttura è deformabile torsionalmente significa che non è mica detto che il primo modo di vibrare sia di tipo traslatorio anzi è molto più facile che sia di tipo rotazionale o addirittura che si abbia un accoppiamento tra traslazione e rotazione.
Quindi molto probabilmente stai confrontando un modo di vibrare rotazionale (ottenuto dal modello di calcolo) con un modo di vibrare traslatorio (fornito dalla norma).
Sono due cose che non si possono confrontare!
Devi guardare nel tuo modello di calcolo quali sono i modi di vibrare traslatori. Ammettiamo che siano il secondo ed il terzo (poi magari sono altri). Dovrai quindi leggere i periodi propri di questi modi di vibrare e metterli a confronto con quello della norma.
Poi magari non è come sto dicendo io e stai confrontando proprio i giusti modi di vibrare.
Comunque stiamo confrontando una struttura di un tipo con una di un altro. Come dice Salvatore c'è la possibilità che non si possa applicare l'analisi statica e quindi il confronto che vuoi fare è inutile.
Eventualmente prova a costruire un modello di calcolo semplificato che sia più facilmente controllabile e che utilizzerai per controllare il tuo modello attuale.
Hai centrato il problema. Avevo intuito che il motivo fosse dovuta alle ipotesi di validità dell'analisi statica. Il fatto è che, leggendo la normativa al punto 7.3.3.2, avevo capito che l'unica ipotesi di base fosse la regolarità in altezza. Comunque hai perfettamente ragione, il mio primo modo di vibrare è rotazionale (T=0.46sec) il secondo, di tipo traslatorio, presenta un periodo di 0.38 sec, esattamente uguale a T
1!
Adesso pero mi sorge una domanda spontanea.
Nel mio modello (deformabile torsionalmente, irregolare in pianta ed in altezza), è corretto calcolare la forza sismica da applicare a ciascun impalcato, considerando l'ordinata dello spettro S
d(T
1) come descritto al punto 7.3.3.2 (analisi statica)?
Mi spiego meglio, la massa eccitata nel secondo modo (traslatorio) è maggiore di tutti gli altri modi (posso definirlo Modo principale di vibrazione?), è lecito calcolare tale forza riferendomi al suo periodo?se il modo principale fosse rotazionale avrebbe senso calcolarla cosi (utilizzando il periodo del modo principale)?