Quando la sezione passa dal punto di prima fessurazione alla condizione di sezione parzializzata, l'armatura tesa deve essere in grado di sostenere lo sforzo di trazione che prima veniva sostenuto dal cls teso avente area Act = 0.5*A con diagramma grossomodo a farfalla delle tensioni:
As*fyk > 0.5*fctm*Act = 0.5*fctm*(0.5*b*d/0.9) ~ 0.26*fctm*b*d
ecco perchè c'è il valore minimo del rapporto geometrico di armatura tesa della formula (4.1.43) di NTC'08.
La formula per calcolare il rapporto minimo in zona sismica è analogo, con la sola differenza che in questo caso si ipotizza Act ~ A e si assume un valore di fctm = 2.8 MPa (corrispondente ad un C28/35):
As* > 0.5*fctm*Act/fyk = 0.5*2.8*h*b/fyk = (1.4/fyk)*h*b
che è il valore fornito dalla diseguaglianza a sinistra della (7.4.25) di NTC'08.
Da notare che se si impiegano cls di classe di resistenza superiori alla C28/35 questa formula è non conservativa, ed è meglio riferirsi alla omologa (5.12) di EC8-1.
Il valore massimo del rapporto geometrico in zona non sismica pari al 4% è un limite che corrisponde ad anomali stati limiti ultimi per flessione con cls molto sollecitato in compressione, con rottura dell'acciaio ancora in campo elastico, dunque con caratteristiche di fragilità. A parte questo, è un limite difficilmente raggiungibile dal punto di vista tecnologico, proprio per l'impossibilità di posizionare efficacemente un tale quantitativo di armatura.
In zona sismica il limite viene invece ricavato imponendo la condizione che l'armatura tesa non raggiunga la tensione di rottura prima della crisi per schiacciamento del cls compresso, da cui la disuguaglianza a destra della (7.4.25) di NTC'08.
Questi sono principi base di carattere generale, validi anche per le travi di fondazione e quelle di collegamento dei plinti, con l'eccezione delle prescrizioni di carattere sismico, che non si applicano alle fondazioni.