in realtà è l'unica analisi che posso fare, è una tesi per una triennale!!
non mi ero neanche posto il problema della verifica non lineare che con excel credo sia impossibile, non uso programmi di calcolo!!
quindi ho sbagliato tutto secondo lei!!
alllora devo dire che ci sono pareri diversi e opinioni diverse!! ho chiesto anche ad altri membri del forum contattandoli direttamente , e anche in questo caso ci sono state 2 versioni!! ma la norma è una!! l'esperienze poi sono mille!!
forse è una tesi e nessuno ci darà peso!! ma volevo cmq avere un concetto più chiaro!!
questo non fa altro sottolineare che che cè sempre cmq da imparare..
rivedi le tue ipotesi:
se ipotizzi la struttura irregolare in altezza ALLORA NON PUOI impiegare l'analisi sismica statica equivalente.
quindi la strategia che un laureando dovrebbe intraprendere è una tra:
a. stai facendo un qualcosa di inutile e chissenefrega.
b. dichiari fin da subito che le finalità della tesi non sono quelle di un progetto reale e quindi avvisi l'eventuale lettore di quella semplificazione.
c. apporti quell'insieme di modifiche al modello finalizzate alla regolarizzazione dello stesso.
io seguirei la strategia c.
dopotutto si tratta di controllare che:
e) tutti i sistemi resistenti verticali (quali telai e pareti) si estendono per tutta l’altezza della costruzione;
f) massa e rigidezza rimangono costanti o variano gradualmente, senza bruschi cambiamenti, dalla base alla sommità della costruzione (le variazioni di massa da un orizzontamento all’altro non superano il 25 %, la rigidezza non si riduce da un orizzontamento a quello sovrastante più del 30% e non aumenta più del 10%); ai fini della rigidezza si possono considerare regolari in altezza strutture dotate di pareti o nuclei in c.a. o pareti e nuclei in muratura di sezione costante sull’altezza o di telai controventati in acciaio, ai quali sia affidato almeno il 50% dell’azione sismica alla base;
g) nelle strutture intelaiate progettate in CD “B” il rapporto tra resistenza effettiva3 e resistenza richiesta dal calcolo non è significativamente diverso per orizzontamenti diversi (il rapporto fra la resistenza effettiva e quella richiesta, calcolata ad un generico orizzontamento, non deve differire più del 20% dall’analogo rapporto determinato per un altro orizzontamento); può fare eccezione l’ultimo orizzontamento di strutture intelaiate di almeno tre orizzontamenti;
h) eventuali restringimenti della sezione orizzontale della costruzione avvengono in modo graduale da un orizzontamento al successivo, rispettando i seguenti limiti: ad ogni orizzontamento il rientro non supera il 30% della dimensione corrispondente al primo orizzontamento, né il 20% della dimensione corrispondente all’ orizzontamento immediatamente sottostante. Fa eccezione l’ultimo orizzontamento di costruzioni di almeno quattro piani per il quale non sono previste limitazioni di restringimento.
di cui il p.to
e. penso sia verificato;
f. ricordandosi che la rigidezza di un maschio murario è proporzionale all'area e inversamente proporzionale all'altezza..
g. non di tuo interesse non essendo una struttura intelaiata;
h. penso sia verificato