Le bobine hanno un raggio di curvatura sufficientemente alto da non creare plasticizzazioni sulla superficie delle barre.
Prima di passare nelle piegatrici le barre passano attraverso rulli raddrizzatori che eliminano l'eventuale curvatura acquisita durante la permanenza nella bobina.
Come ha già detto Salvatore le piegatrici hanno dei mandrini di diametro minimo tale da non creare cricche nell'acciaio in fase di piegatura.
In realtà sopra mi riferivo al diametro minimo (quello più interno) delle bobine, che sicuramente è normato, ed è tale che la barra quando viene ri-raddrizzata, "dimentica", cioè non conserva memoria della forma, dello stato, precedente.
Quindi "danni permanenti" inapprezzabili, se non proprio nulli
Una volta ri-addrizzato inizia la fase di sagomatura come da esecutivi, e qui i diametri dei mandrini devono avere almeno i fi di legge per non crearsi "danni permanenti" in curva.
aleaaaaaaaaaaa(*) perché in bobine?
Banale, lo sfrido è zero, e senza l'assillo di minimizzare lo sfrido si va velocissimi.
(*) questa delle tante a la imparai da zax.