Premetto che ancora confido nella push-over per vedere cosa succede, ma nella struttura in c.a. di cui abbiamo discusso in precedenza, ho fondamentalmente tutti nodi non confinati che vanno riverificati. Ed ovviamente non verificano.
Se non ricordo male ho una resistenza max a trazione di 0,94 MPa, a fronte di una azione di 2,80 MPa.
Dovrei pertanto adeguare sismicamente il nodo.
L'intervento che più mi piacerebbe sarebbe di confinare il nodo con FRP, seguendo le indicazioni di calcolo del CNR. Nasce però il problema della messa in opera delle lamine, che secondo me per la manovalanza media locale è troppo complessa.
Pertanto pensavo ad una incravattatura o ad altro sistema che magari potreste consigliarmi voi.
Tuttavia mi nasce il problema computazionale. Ossia che devo compensare la mancanza massima di circa 1,86 MPa.
Per sapere quanto materiale resistente a trazione devo inserire (sia esso FRP, acciaio o altro materiale), basta fare la semplice relazione sigma=T/A da cui mi determino l'area resistente necessaria a compensare la mancata capacità portante? Oppure devo seguire altro procedimento?
Grazie mille