E' risaputo che nell'eurocodice 1993 si trovi il modo di trattare i gusci sottili e, nello specifico, anche i profili tubolari.
Ma è una strada molto macchinosa e trovavo più interessanti e sviluppabili le formule che propongono sia la
TIA EIA 222 G + Addendum 1 che quelle, esplicitamente sviluppate secondo il metodo LF-RD (in pratica gli stati limite), della
ASCE 72, poi ASCE 48-05 e attualmente
48-11.
Mi rimane però il cruccio di non sapere bene come muovermi nei confronti dell'analisi del II ordine, ovvero un metodo approssimato per trattare l'instabilità globale (le formule succitate infatti consentono l'esame del local buckling delle sezioni tubolari a spessore sottile).
Se qualcuno ha qualche idea... Io per il momento sono al metodo CHI.
Ah, dimenticavo: ho implementato già le formule della ASCE 48-11 in guisa di UDF.
Se qualcuno le vuol testare...
https://app.box.com/s/jn1psmdc231vnkeuua1t