Author Topic: Sopraelevazione in acciaio  (Read 6122 times)

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Offline ingmarco

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Sopraelevazione in acciaio
« on: 30 November , 2009, 21:13:09 PM »
Mi trovo a dovere progettare una sopraelevazione di un edificio che molto probabilmente è stato progettato secondo il DM 96, per evitare di sovraccaricare la struttura eccessivamente penso che sia opportuno ricorrere all’acciaio. Ora non essendo un esperto dell’acciaio mi chiedevo quali sono le problematiche che possono nascere alla luce delle nuove Norme Tecniche per le Costruzioni.

Voi come procedereste, usereste un altro materiale ?

Marco
L'arte di formare con materiali che nella realtà non si conoscono, delle forme che nella realtà non si possono analizzare, per resistere a delle forze che nella realtà non si possono valutare, in modo tale che la gente non possa, nella realtà, sospettarlo.

Offline Ing. Edoardo

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #1 on: 01 December , 2009, 09:14:05 AM »
Suppongo che l'edificio esistente sia in muratura giusto?
SIcuramente la scelta di usare l'acciaio a mio parere è ottima, ti da varie soluzioni tra cui scegliere anche nell'impostazione dei vincoli. Penso che d problematiche alla luce delle nuove norme tecniche non ve ne siano. L'unica cosa è che, cambiando i carichi, penso sia necessaria una verifica globale dell'edificio, quindi conseguentemente anche in fondazione.
Se l'edificio è a struttura intelaiata in c.a allora di problematiche ce ne sono ancor meno. Si tratterebbe di verificare la tenuta dei pilastri e sempre la verifica in fondazione.
In ogni caso per dirti di più dovresti dare qualche altra indicazione tipica del progetto che avresti in mente tipo (quanti piani,presenza o meno di sbalzi)
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Offline ingmarco

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #2 on: 01 December , 2009, 09:16:04 AM »
Perdonatemi, mi sono scordato di specificare che la struttura è in cemento armato ed è destinata ad attività commerciali.

Edoardo grazie per il tuo intervento  :)
La sopraelevazione consiste in un unico piano e a meno di follie improvvise non dovrebbero esserci sbalzi

Marco
« Last Edit: 01 December , 2009, 09:18:44 AM by ingmarco »
L'arte di formare con materiali che nella realtà non si conoscono, delle forme che nella realtà non si possono analizzare, per resistere a delle forze che nella realtà non si possono valutare, in modo tale che la gente non possa, nella realtà, sospettarlo.

Offline ing.Max

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #3 on: 01 December , 2009, 09:18:07 AM »
Anche io propenderei per l'acciaio.
Il vero problema secondo me sarà quello di eludere la GDR...

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Offline Ing. Edoardo

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #4 on: 01 December , 2009, 09:27:24 AM »
visto che la struttura è in c.a io non mi preoccuperei più di quel tanto. Sicuramente la verifica devi comunque effetturala a maggior ragione sui pilastri esistenti. Per quel che riguarda l'acciaio hai la possibilità di "giocare"con i vincoli specie quelli di base a contatto con i  pilastri esistenti. Io cercherei di evitare al minimo le eccentricità rispetto all'esistente anzi, se riesci a centrare tutte le colonne sui pilastri esistenti sarebbe l'ideale, ma forse questa è un pò utopia. Per esperienza, qualche controvento in più lo metterei... non si sa mai, per una tua tranquillità personale.
Certo che adesso l'acciaio non costa poco..
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Offline ingmarco

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #5 on: 01 December , 2009, 09:38:41 AM »
Per quanto riguarda le eccentricità con i pilastri non credo che ci siano problemi visto che i pilastri esistenti hanno una sezione "importante", ma non voglio bagnarmi prima di piovere  :biggreen:
Il problema credo che sarà nella verifica globale della struttura visto che è stata progettata con le tensioni ammissibili.

Edoardo i vincoli alla base posso schematizzarli come cerniere giusto ?

Perdonate se dico qualche caz..volata, ma sono ancora in fase di studio dell'acciaio

Marco
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Offline ing.Max

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #6 on: 01 December , 2009, 09:45:49 AM »
Ho la sensazione che i pilastri esistenti non riusciranno a superare la verifica a GDR.

Secondo me in questi casi bisogna appunto operare un sovraccarico quanto più leggero possibile e aggrapparsi ai setti se il terremoto ci scuote....
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Offline ingmarco

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #7 on: 01 December , 2009, 09:54:15 AM »
ing.Max anche io ho questa sensazione, nonostante la mia inesperienza, il problema resta come superare questo problema

Prima o poi capiterà a tutti di avere a che fare con una sopraelevazione di un edificio progettato con il DM 96 anche se di recente realizzazione, il grosso scoglio è proprio quello di superare il problema delle GDR.
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Offline ing.Max

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #8 on: 01 December , 2009, 10:47:17 AM »
La soluzione dei setti non è priva di problematiche, la fattibilità dipende dalla struttura dell'esitente. Mi vengono in mente almeno 10 problematiche tecniche, ma prima di tutto:
puoi, almeno in via teorica, intervenire sull'esitente e sulle fondazioni, cioè il committente possiede l'intero edificio?
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Offline ingmarco

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #9 on: 01 December , 2009, 11:05:22 AM »
Si il committente possiede l'intero edificio, ma è affittato ad attività commerciali. L'ideale sarebbe di intervenire il meno possibile ... le fondazioni sono realizzate su pali

Forse c'è la possibilità che l'edificio sia stato calcolato considerando la presenza di un ulteriore piano, dobbiamo reperire tutta la documentazione della struttura negli archivi. Non l'ho detto ma la struttura è stata progettata dallo studio dove lavoro.

Per il momento siamo del campo delle ipotesi, ma volevo documentarmi il più possibile prima di cimentarmi in questo progetto.
Una cosa che odio è non essere preparato quindi cerco di sopperire alle mie poche  conoscenze universitarie in materia con lo studio e il confronto con i colleghi

Marco
« Last Edit: 01 December , 2009, 11:07:06 AM by ingmarco »
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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #10 on: 01 December , 2009, 12:11:35 PM »
Rileggendo il paragrafo 8.7.2 del DM e il C.8.4.1 della circolare, credo di aver detto un caXXata sulla GDR.
vi spiego la mia interpretazione:
il DM2008 si presenta nel cap 1 come prestazionale, richiedendo al progettista di garantire meccanismi di rottura duttili, limiti di spostamenti, ecc.
Dopo di che ti offe un metodo semplificato per ottenere ciò, ti dice infatti che se applichi la GDR e i particolari costruttivi del cap 7, tutte le richieste prestazionali sono implicitamente verificate.

Nelle costruzioni esisenti la norma non ti offre questo metodo (per ovvi motivi, inapplicabile) e si limita a ribadire quali sono le prestazioni che deve avere l'edificio dopo l'adeguamento.

Non vale quindi il limite del 15% nel rapporto fra il taglio alla base di setti e pilastri, come per le nuove costruzioni.

In sostanza credo che il progettista abbia una totale libertà di intervento anche se le verifiche, soprattutto locali, aumentino notevolmente.

Fatemi sapere se, secondo voi, ho travisato il senso della norma....
« Last Edit: 01 December , 2009, 12:14:05 PM by ing.Max »
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Offline Ing. Edoardo

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #11 on: 01 December , 2009, 17:36:17 PM »
Ing Marco, direi che si potrebbero ipotizzare cerniere in prima ipotesi ma ci andrei cauto. Essendo una fase a quanto capisco,preliminare, puoi affrontarlo tranquillamente con cerniere. Come gia ho detto a seconda del numero di colonne che avrai metti i controventi (metterei due diagonali ad L schematizzate come aste se iltuo porgramma di calcolo lo prevede)
Se l'edificio è stato realizzato su pali è veramente una pacchia... in fondazione non dovresti avere problemi di eventuali rinforzi. La verifica globale comunque risulta necessaria
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Offline ingmarco

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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #12 on: 01 December , 2009, 18:49:28 PM »
In via definitiva devo considerarli incastri ?
le colonne sono 26, non so se siano necessari i controventi, avevo letto da qualche parte che per edifici non troppo grandi non sono necessari in quanto basta la struttura intelaiata.

Marco
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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #13 on: 02 December , 2009, 08:41:43 AM »
Onestamente questa cosa dei controventi da non utilizzare non l'ho mai sentita, ma potrebbe essere come dici tu. io per scrupolo comunque li metterei dipende anche dal valore che hai delle deformate. Se sono accettabili allora potresti farne anche a meno.
Per quel che riguarda i vincoli, diciamo che se usi piastre con tirafondi resinati ai pilastri esistenti e saldate alle colonne è quasi un incastro anche se non un incastro perfetto. LA saldatura io la adoro perchè non ti da assolutamente più problemi purchè sia fatta a regola d'arte e soprattutto in stabilimento e non in cantiere.
L'alternativa, che significhererbbe una vera e propria cenriera, sarebbe considerare la piastra non saldata ma imbullonata alle colonne. Se fossi al tuo posto, se non vuoi mettere controventi, considera comunque le piastre saldate, sempre per ragionare a favore di sicurezza. Fammi sapere le evoluzioni
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Re:Sopraelevazione in acciaio
« Reply #14 on: 02 December , 2009, 15:55:20 PM »
Ho controllato nel Nunziata, in effetti ricordavo male ... nel libro si parla della controventatura orizzontale.
Per quanto riguarda il vincolo da considerare nell'attacco delle colonne vorrei optare per quello che mi porta minori sollecitazioni alla struttura sottostante.

Appena recupero tutto il vecchio progetto comincio a imputare il calcolo e vediamo cosa ne esce. Allo studio usiamo il FaTAe qualcuno lo usa ?

Marco
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