A parte la "giusta" reazione di Cris (con cui stavolta concordo solamente al 50%), vorrei capire nella presentazione precedente come si erano svolte le cose.
A mio avviso, quando si opera sulle strutture esistenti, la prima cosa da inserire nella relazione di calcolo, nella prima paginetta, è dichiarare quale percorso normativo si è scelto. Magari dare anche i riferimenti di norma e quindi cosa questa comporta seguendo quella certa strada (Intervento locale, nel tuo caso).
Se magari questo non c'era, oppure era tra le varie righe, è probabile che il primo tecnico non abbia capito bene lo spirito del tuo intervento ed è uscito fuori il diniego cui accenni.
Per questo è facile che con una chiaccherata franca ed alla pari (senza caporali e senza tenenti, per intenderci) magari ci si riesca ad intendere.
Oppure adesso il tecnico è altra persona che non il primo.
Se è questo il caso potrei suggerirti una mossa "sporca". Prova a ri-trasformare il progetto in "Intervento locale", ovviamente senza accennare alla precedente bocciatura, ed ovviamente dialogando con il tecnico che attualmente ha in carico la pratica. Tutta una serie di questioni si diraderanno come neve al sole, come puoi ben capire.
Certo non è "bellissimo". Ma non è la prima volta che la discrezionalità dei tecnici giuoca di questi scherzi.