Un saluto a tutti. Mi sto approcciando alla progettazione di un edificio in c.a. costituito da un piano "interrato" (vedi immagine allegata, con dei setti controterra su 3 lati ed un lato a cielo aperto) e 3 piani fuoriterra. I 3 piani fuoriterra (terra, primo e secondo) presenta una struttura a pilastri (vedi immagine allegata). Per i piani fuoriterra vista l'impossibilità di fare dei setti in entrambe le direzioni ho pensato di fare una struttura a telaio con i pilastri e le travi perimetrali ribassate (struttura sismoresistente) e altre travi centrali in spessore di solaio (elementi secondari). Nell'interrato mi trovo i pilastri provenienti dai piani superiori, pilastri aggiuntivi del solo piano interrato e i famosi setti lungo 3 lati, nel 4 lato è possibile fare pilastri e travi oppure dei setti (20x200 cm). La domanda ora è questa: Al piano interrato la struttura a pilastri è simmetrica e disposta in modo ottimale (disaccoppiamento modi di vibraz. e nessun problema torsionale) mentre a livello del piano interrato sono presenti quei famosi setti che mi rovinano il sistema per questo piano. Inoltre se ai piani fuoriterra prevedo uno schema a telaio come può essere quello interrato? Inoltre leggendo si definiscono elementi sismoresistenti quegli elementi che sono presenti per tutta l'altezza dell'edificio, quindi i setti e i pilastri presenti al solo piano interrato non sono sismoresistenti? ma come ignorarli se presentano una rigidezza molto elevata (setti)? Inoltre il piano interrato non è una scatola rigida (un lato non è interrato) e quindi non si può considerare l'edificio incastrato dal piano terra ma il sisma colpisce l'edificio anche per il piano interrato, è corretto? Sono un po confuso e magari ho sparato qualche stupidata.
Aspetto e ringrazio.
Ciao