Ho un progetto in autorizzazione e sono stato abbastanza "massacrato" dal tecnico del GC che mi ha dato una prima occhiata informale alla pratica, sigh!
Vediamo se qua trovo un po' di conforto morale e professionale su almeno un paio delle cose contestate o se mi becco altre bastonate
Si tratta ti una struttura intelaiata in c.a. monopiano con porzione (preponderante) di tetto in legno con travi lamellari (molto ravvicinate per esigenze architettoniche) e pannello sandwich soprastante, piu' porzione di solaio bausta.
1a osservazione: GC
"hai considerato il tetto infinitamente rigido?" e io
"sì, modellando con condensazione di piano"GC
"ahi ahi ahi! non hai letto che nel cap 7.2.6 sono considerati infinitamente rigidi solo i solai solo con la soletta?!"Per comodità riporto la frase della normativa "gli orizzontamenti possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano, a condizione che siano realizzati in cemento armato, oppure in latero-cemento con soletta in c.a. di almeno 40mm di spessore, o struttura mista con soletta in cemento armato di almeno 50mm di spessore collegata da connettori a taglio ..."
Ci sono rimasto un po' basito perché detta così mi pare non ci sia scampo. Con l'entrata della nuova norma ho sempre sbagliato quindi? Continuavo a ritenere valido l'assunto che un doppio strato di assito incrociato o i pannelli sandwich potessero essere considerati come formanti un piano rigido nel piano (sono indicazioni comunemente accettate da tutti i GC con cui avevo avuto a che fare ed anche ad es. ing.Max mi pare concordare
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=765.0).
In realtà però sulla Circolare il tiro della norma viene un po' ammorbidito: C7.2.6 ".. possono essere considerati infinitamente rigidi nel loro piano se, modellandone la deformabilità nel piano, i loro spostamenti orizzontali massimi in ondizioni sismiche non superano per piu' del 10% quelli calcolati con l'assunzione di piano rigido".
All'inizio mi rincuoro un po' ma poi mi viene un altro pensiero: dopo che ho fatto una modellazione dove ho inserito la deformabilità del piano e perciò senza condensazione, ma che me ne frega di farne una ulteriore per vedere se il solaio era rigido o meno? Ammesso che ci riesca (come diavolo fare con i pannelli sandwich?) mi prendo per buona l'analisi senza piano rigido e a quel punto vado avanti così... o no? mi sfugge qualcosa?
Probabilmente per tagliare la testa al toro (e vista la relativa semplicità della struttura in questione) basta fare una modellazione senza impalcati rigidi e senza modellare i solai per essere tutti contenti, ma mi piaceva avere qualche parere da utilizzare anche per situazioni piu' complesse che possono ripetersi in futuro.
2a osservazioneGC
"hai fatto la verifica degli orizzontamenti che siano in grado di trasmettere le forze aumentate del 30%? 7.3.6.1" e qua ho confessato la mia ignoranza
"no, pensavo che fosse una verifica superflua"Per la soletta non mi è chiarissimo come fare; ho visto che qua ing.Edoardo
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=1635.0 dava qualche indicazione ma non ho capito bene nel dettaglio ad esempio quello 0,2 da dove viene... qualcuno conosce la fonte? anche sul cap. 8 del libro di Ghersi/Lenza si affronta la cosa ma vista così un po' velocemente mi pare ci sia la teoria .... mi sarebbe piaciuto trovare un esempietto di calcolo; conoscete qualche documento/libro che ne abbia?
Per il tetto con pannelli sandwich credo che farò una semplice verifica a compressione delle due lastre di legno... boh! Suggerimenti?