premetto ed AMMETTO che sono un verginello strutturista uscito da poco (1 anno) dai banchi universitari quindi con la testa piena di tante sante TEORICHE informazioni a 360° sulle strutture e poche PRATICHE informazioni su burocrazia ed affini di GC nonostante una decennale esperienza di progettazione e burocrazia spicciola edilizia (non cantieristica, che è un'altra sacra materia molto sottovalutata negli atenei italiani).
premesso tutto ciò (a mò di personale presentazione e per pararmi da eventuali cialtronerie che potrei dire;)
potete dirmi quale sia la "corrente" che ha ispirato questo tipo di intervento edilizio negli ultimi anni?
o al solito GC che vai interpretazione che trovi?
anche io devo realizzare una misera struttura in legno della superficie planimetrica di circa 15 mq su terrazzo di copertura di un edificio degli anni 90.
Ho reperito gli elaborati esecutivi dell'edificio e quindi sono in grado di elaborare la situazione dell'edificio in c.a.
ma come molti si sono chiesti (e ancora si chiedono?): può intendersi sopraelevazione o comunque intervento significativamente attivo sismicamente la realizzazione di una tettoia in legno?
parliamoci chiaro non sarà certamente una struttura in legno (che incrementerà moltomoltomolto poco lo scarico in fondazione di un edificio in c.a., quasi insignificante oserei dire) a cambiare il comportamento sismico di un edificio in c.a. e quindi che calcoli di controllo dovrei fare? si ridurrebbe il tutto a dire che l'edificio, verificato con vecchia normativa, a rigor di logica NON verifica con le nuove disposizioni tecniche!
ma và!! abbiamo scoperto l'acqua calda!
quindi io escluderei (anche perchè inutile e troppo oneroso dal punto di vista computazionale e quindi di intervento pratico sul luogo) un'analisi di adeguamento sismico (parola con cui molti tecnici si riempiono la bocca non avendo molta padronanza dell'argomento e riducendo il tutto ad una analisi del "prima" e del "dopo" con il loro software black box!), al massimo ma sottolineando anche la discrepanza di definizione opterei per classificare il tutto come miglioramento sismico. ma è un controsenso anche questo.
assumendo le mie responsabilità, ecco come ho pensato di procedere:
intervento locale.
analisi statica lineare della struttura lignea (solo carichi verticali in condizione più gravosa) ----> verifica dei singoli elementi della struttura.
verifica a punzonamento del solaio sul quale appoggiano le colonnine della tettoia per l'elemento più sollecitato. STOP.
fattibile?
ho avuto la possibilità di sfogliare un progetto simile di un collega, molto simile nell'impostazione che vi ho appena proposto e molto velocemente ho notato che ha effettuato un'analisi sismica considerando (su quali basi non sò proprio) un fattore di struttura q=1 e verificando la struttura con tale azione sismica nelle due direzioni ortogonali.
a parte che non ho ancora elaborato la motivazione di quel fattore di struttura e anche il significato fisico di tutto ciò. essendo una struttura "appoggiata" in copertura di un edificio di 3 piani, assegnare una forzante sismica come se fosse su suolo non è un pò "strano" dal punto di vista calcolistico? o è una scelta "a favore di sicurezza"!?
grazie