Author Topic: variante in sanatoria  (Read 21785 times)

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Offline maxino

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variante in sanatoria
« on: 01 July , 2012, 10:49:05 AM »
Ciao a tutti, per un piccolo fabbricato c'è un permesso a costruire originario del 2004 e deposito strutturale fatto utilizzando il dm 96.

ora il fabbricato nel tempo in corso di costruzione è stato oggetto di modifiche, anche strutturali, con relativo permesso in variante al Comune, al quale non è stata accompagnata la variante strutturale.
i lavori non sono allo stato attuale ancora chiusi, per un pò di vicissitudini che hanno allungato parecchio i tempi.

allo stato attuale come si dovrebbe procedere al Genio Civile? tramite variante in sanatoria?

grazie

Offline Cris

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Re:variante in sanatoria
« Reply #1 on: 01 July , 2012, 15:27:50 PM »
Non esiste la "variante in sanatoria" al Genio civile.
Esiste la "variante e basta" (l’autorizzazione ai sensi degli artt. 93 e 94 del D.P.R. 380/01 sulla variante al progetto già approvato o depositato con posizione n° ………………... del ………….…………..).
L'unica cosa da valutare attentamente è la tipologia di variante che se e' valutata come "sostanziale al livello di G.C." deve essere presentata rispettando le normative all'atto della sua presentazione (per cui DM08).
Come si fa a capire se è sostanziale al livello di G.C.? Devi controllare le normative regionali nonchè:
http://ingegneriaforum.it/index.php?action=downloads;sa=view;down=229  e..
http://ingegneriaforum.it/index.php?action=downloads;sa=view;down=230
Secondo me....  :)
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Offline maxino

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Re:variante in sanatoria
« Reply #2 on: 02 July , 2012, 21:14:48 PM »
ma se sono state eseguite opere che avrebbero reso necessario un'autorizzazione del Genio Civile, non si tratta di sanatoria, se questa viene richiesta dopo aver fatto i lavori?

Offline Cris

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Re:variante in sanatoria
« Reply #3 on: 02 July , 2012, 23:07:10 PM »
ma se sono state eseguite opere che avrebbero reso necessario un'autorizzazione del Genio Civile, non si tratta di sanatoria, se questa viene richiesta dopo aver fatto i lavori?
ahhhh.. già eseguite... (non avevo letto bene).

allora c'è da richiedere "l’approvazione in linea tecnica delle controdeduzioni alle deduzioni di cui all’art. 96 comma 2 del D.P.R. n. 380/01"
e leggere tutta la Sezione III del Capo IV della Parte II del D.P.R. n. 380/01 per scoprire cosa si "accende". :)
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Offline maxino

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Re:variante in sanatoria
« Reply #4 on: 03 July , 2012, 14:20:19 PM »
ti ringrazio.
sperando di essere più chiaro, c'è un deposito strutturale del 2004 fatto con il dm 96, quando si è costruito lo si è fatto in modo  diverso dal deposito strutturale del 2004; la situazione è stata sistemata al comune mediante permessi a costruire in sanatoria.
mentre non si è fatto niente al Genio Civile, infatti quel deposito del 2004 non è stato chiuso, cioè non è stata presentata relazione a strutture ultimate e collaudo. quindi per il genio civile è una pratica ancora aperta.

avevo pensato fare una variante di quella pratica, facendo il calcolo con il dm 2008, una nuova relazione geologica, e progettando eventuali interventi, però il problema è che le opere di variante sono già state fatte, almeno per la maggior parte, senza la variante.

 :help:

aggiungo che in campania, c'è sul sito della regione un vademecum, che parla anche di variante in sanatoria.
« Last Edit: 03 July , 2012, 14:22:09 PM by maxino »

Offline raffaele di laora

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Re:variante in sanatoria
« Reply #5 on: 03 July , 2012, 15:21:05 PM »
maxino non mi risulta proprio che in Campania ci sia una modulo inerente le varianti in sanatoria. Secondo me devi fare una pratica in sanatoria indipendentemente che ci sia un precedente deposito sismico al quale sono state apportate variazioni. Di quale G.C. si tratta?

zax2010

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Re:variante in sanatoria
« Reply #6 on: 03 July , 2012, 16:17:44 PM »
Maxino, la sequenza di fatti che riporti mi suona male.

Il comune non può rilasciare un "Permesso a costruire in sanatoria"  (il cui nome corretto dovrebbe comunque essere "Concessione in sanatoria"), senza che la parte strutturale non sia a posto.
Tra gli elaborati necessari per rilasciare suddetta documentazione al comune devono chiederti anche il cosiddetto "CIS" (Certificato di idoneità sismica) che va depositato, a firma di professionista, presso il GC.

Se durante i lavori il proprietario o chi per lui ha apportato varianti al progetto originario ed approvato, avrebbe potuto  semplicemente chiedere una variante (va da se che la variante si chiede prima di apportare le modifiche, ma se tutto il mondo è paese, prima si fa e poi si sistemano le carte).
Ma se come tu dici alla fine si è optato per una "concessione in sanatoria" io immagino che il committente abbia ricevuto visita dei vigili urbani con relativa denuncia o sequestro del cantiere. Da qui tutta la trafila successiva, in cui però il "salto" del GC mi stona.

Ci spieghi un po meglio la storia?

Offline Cris

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Re:variante in sanatoria
« Reply #7 on: 03 July , 2012, 18:51:56 PM »
zax.. devo appuntare ciò che dici.

Ovviamente è tutto giusto tuttavia le tue valutazioni si riferiscono ad un mondo ideale.

E' usuale iniziare una pratica progettuale "regolare" e stravolgerla in corso d'opera.
Successivamente il "sistemare le cose" anche quelle "sostanziali" è spesso lasciato al caso e non controllato.
E' frequente il progetto di fabbricati che, nella realizzazione sono completamente diversi e... niente fine lavori e.. niente collaudo.
E poi ci si abita... e poi si deve fare qualcosa e/o arriva un perito "zelante".
Poi la magica sanatoria aggiusta tutto. Dovrebbe contenere il CIS? boh.. forse... o forse no... basta sistemare la cosa (magari bloccare il penale.. poi si vedrà).
E allora arriva maxino..
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Offline maxino

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Re:variante in sanatoria
« Reply #8 on: 03 July , 2012, 21:56:52 PM »
maxino non mi risulta proprio che in Campania ci sia una modulo inerente le varianti in sanatoria. Secondo me devi fare una pratica in sanatoria indipendentemente che ci sia un precedente deposito sismico al quale sono state apportate variazioni. Di quale G.C. si tratta?

scarica il vademecum della regione campania,
da questo link

http://www.sito.regione.campania.it/lavoripubblici/Download/Modulistica/GCDenunce/ModulisticaGC.htm

legge cosa dice a pag.9, magari dimmi perfavore cosa ne pensi.

quindi seguendo il tuo consiglio di fare una pratica in sanatoria, se consideri il modulo di denuncia per autorizzazione simica della regione campania dovrei considerare:

tipo di procedimento: in sanatoria
tipo di denuncia: lavori su una costruzione esistente
« Last Edit: 03 July , 2012, 22:13:12 PM by maxino »

Offline maxino

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Re:variante in sanatoria
« Reply #9 on: 03 July , 2012, 22:05:35 PM »
Maxino, la sequenza di fatti che riporti mi suona male.

Il comune non può rilasciare un "Permesso a costruire in sanatoria"  (il cui nome corretto dovrebbe comunque essere "Concessione in sanatoria"), senza che la parte strutturale non sia a posto.
Tra gli elaborati necessari per rilasciare suddetta documentazione al comune devono chiederti anche il cosiddetto "CIS" (Certificato di idoneità sismica) che va depositato, a firma di professionista, presso il GC.

Se durante i lavori il proprietario o chi per lui ha apportato varianti al progetto originario ed approvato, avrebbe potuto  semplicemente chiedere una variante (va da se che la variante si chiede prima di apportare le modifiche, ma se tutto il mondo è paese, prima si fa e poi si sistemano le carte).
Ma se come tu dici alla fine si è optato per una "concessione in sanatoria" io immagino che il committente abbia ricevuto visita dei vigili urbani con relativa denuncia o sequestro del cantiere. Da qui tutta la trafila successiva, in cui però il "salto" del GC mi stona.

Ci spieghi un po meglio la storia?
hai ragione ho fatto un errore importante, e mi scuso perchè vi ho fuorviato,
il permesso è " in variante al permesso originario" e non in sanatoria" come avevo scritto sopra, ma si è comunque avuto senza passare per il genio civile, al quale c'è solo il deposito originario, e niente altro.

zax2010

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Re:variante in sanatoria
« Reply #10 on: 03 July , 2012, 22:14:15 PM »
Ahhhhhhhh.
Adesso ci siamo.

Offline raffaele di laora

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Re:variante in sanatoria
« Reply #11 on: 03 July , 2012, 22:21:08 PM »
scarica il vademecum della regione campania,
da questo link

http://www.sito.regione.campania.it/lavoripubblici/Download/Modulistica/GCDenunce/ModulisticaGC.htm

legge cosa dice a pag.9, magari dimmi perfavore cosa ne pensi.

quindi seguendo il tuo consiglio di fare una pratica in sanatoria, se consideri il modulo di denuncia per autorizzazione simica della regione campania dovrei considerare:

tipo di procedimento: in sanatoria
tipo di denuncia: lavori su una costruzione esistente
esatto, è questo che dovrai fare. Comunque se vuoi una conferma vai al G.C. e parlane con un responsabile delle Autorizzazioni Sismiche in Sanatoria, possibilmente ingegnere. Per quanto riguarda il vademecum e quello che è scritto a pag. 9, si parla di variante in sanatoria ma alla procedura da seguire è la stessa di una normale pratica in sanatoria (è sottinteso che stiamo parliamo di sanare un abuso sismico). 
 
P.S. se il G.C. competente è quello di Napoli allora ti confermo da ora che la procedura è questa ma dovrebbe essere così anche nelle altre province
« Last Edit: 03 July , 2012, 22:39:44 PM by raffaele di laora »

zax2010

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Re:variante in sanatoria
« Reply #12 on: 03 July , 2012, 22:35:26 PM »
Scusami Maxino, perchè in base a quanto ci avevi raccontato, ed in risposta anche a quanto scritto da Cris, a quel punto stavo per scriverti che la tua domanda non aveva senso.

Mi spiego meglio: la concessione in sanatoria "completa" tutto l'iter che normalmente si farebbe per una struttura regolare. Essa è al tempo stesso: collaudo, conformità, abitabilità.

Se nel rilasciarla qualcuno ha omesso qualche atto (ad esempio la famosa redazione del CIS da depositare al GC) ed il controllore non ha vigilato sufficientemente da non accorgersi della omissione, mi viene da dire semplicemente: amen.
La struttura, l'abitazione, è a quel punto assolutamente regolare, in tutto e per tutto. Il committente nel darti un qualsivoglia incarico, semplicemente butta soldi dalla finestra.
Ovviamente è diverso il caso in cui si voglia invece "investigare" circa la regolarità del procedimento burocratico perchè si ha voglia di far ele scarpe a qualcuno.
Ma vista la tua risposta, non è questo il caso.

Torno quindi, vista la tua risposta chiarificatrice, al problema specifico.

Una volta presentato il nuovo progetto, esso viene approvato dal comune da un punto di vista "urbanistico". Che qualcuno si sia preso la briga di consegnare analogo progetto in variante, ma relativo alle strutture, al GC, al comune non importa nulla.

Ovviamente la cosa non è così fino in fondo. Nel senso che per rilasciarti l'abitabilità, prima o poi al comune ti chiederanno la conformità dell'opera ad un progetto struttural-sismico (quale? quello originario, quello di una variante da presentare?). Questa conformità "nasce" dall'art. 28 della vecchia L64/74 (adesso è incapsulato nel DPR 380 e l'art è diverso, ma il succo non cambia), ovvero è una certificazione che rilascia il GC. Certificazione che viene rilasciata a seguito di un collaudo positivo (collaudo da depositare sempre al GC), a sua volta frutto di una relazione a strutture ultimate (relaziona da depositare sempre al GC).

Scusa ti ho fatto tutto l'iter al contrario, ma il succo è il seguente: certamente devi presentare la variante al GC, e l'onere di questa presentazione 'tocca' al committente (perchè altrimenti niente abitabilità, niente vendite, ecc.), l'onore, come progettista a te.

A questo punto entrano in gioco 2 eventi che vanno valutati con attenzione:
1) La seconda risposta di Cris: variante sostanziale, oppure non sostanziale?
(Leggi i documenti che Cris ti ha linkato e poi ci dici come saresti messo. Da quello che ci lasci intendere forse staresti nella "sostanziale", ed in teoria potrebbero essere dolori)
2) Poichè il progetto di variante (nel mondo ideale di Cris) andrebbe presentato prima di realizzare materialmente il progetto, ma in effetti ci dici che è stato tutto realizzato, esistono ancora del GC che fanno il sopralluogo preventivo, proprio per andare a valutare lo stato dei luoghi, spero tu non sia in una di queste regioni 'felici' (ormai sono tutte con carenza di organico, e quindi di uscite e sopralluoghi non se ne parla affatto).

Offline raffaele di laora

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Re:variante in sanatoria
« Reply #13 on: 03 July , 2012, 22:53:16 PM »
leggendo l'ultimo intervento di zax non posso che concordare in pieno. Il rilascio della concessione edilizia in sanatoria doveva essere subordinato alla sanatoria sismica ed il relativo collaudo. Probabilmente il tecnico comunale il giorno in cui ha esaminato la pratica era distratto da altre cose.

Offline Cris

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Re:variante in sanatoria
« Reply #14 on: 03 July , 2012, 23:43:39 PM »
....
2) Poichè il progetto di variante (nel mondo ideale di Cris) andrebbe presentato prima di realizzare materialmente il progetto, ma in effetti ci dici che è stato tutto realizzato, esistono ancora del GC che fanno il sopralluogo preventivo, proprio per andare a valutare lo stato dei luoghi, spero tu non sia in una di queste regioni 'felici' (ormai sono tutte con carenza di organico, e quindi di uscite e sopralluoghi non se ne parla affatto).

Ecco.... quì dorme il lepre.

Da questa frase si capisce benissimo che ... qualcuno potrebbe pensare di presentare una variante al GC anche se le opere sono già realizzate, facendo finta che non lo siano (tanto c'è carenza di organico).

Perchè dovrebbe farlo?
Perchè una variante viene valutata, magari controllata e poi... approvata e/o depositata ... fine.

Perchè NON dovrebbe farlo? Perchè dovrebbe fare quella cosa assurda dell'approvazione in linea tecnica delle controdeduzioni alle deduzioni di cui all’art. 96 comma 2 del D.P.R. n. 380/01 (che in pratica significa autodenunciarsi)?

Perchè il penale nel primo caso (oltre che per il committente, il direttore dei lavori e la ditta) c'è anche per maxino, nel secondo caso no.  ;)
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