a mio avviso basta pure un semplice pilastro (da quota -3m a 0m) per rendere possibile definire un pilastro da 0m in su.
tale "pilastro" è ai sensi del § di ec8 precedentemente citato:
In basamenti scatolari (BTFS) di strutture dissipative (quelle che io chiamo sismoresistenti), le quali comprendono:
a) una soletta di ca che agisce come diaframma rigido a livello di "tetto" del piano interrato;
b) piastra o grigliato di travi di collegamento o travi di fondazione a livello di fondazione;
c)muri perimetrali e/o interni, colonne e le travi
sono attese rimanere elastiche (q=1 dico io) sotto la situazione sismica
[...]
Con un sw edilus style selezioni tutto sta roba e la dimensioni con q=1.
La norma ec8 poi prosegue dettagliando come agire nell'interfaccia pareti sismoresistenti e btfs:
Si raccomanda che le pareti di taglio siano progettate per sviluppare cp a livello della soletta [a)]. A tal fine, nelle pareti che continuano (da btfs a sopra) (estenderei il ragionamento anche nei pilastri ed aggiungerei anche la porzione delle pareti qualora l'Lw sia differente),
la zona critica si raccomanda estendersi al di sotto del livello del tetto del piano interrato
fino a un'altezza di hcr (ossia la zona critica va da -3 a +hcr e non da 0 a +hcr).
infine la norma dice quello che Renato ha già accennato: M=0 a quota -3.