Author Topic: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente  (Read 13425 times)

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Offline Rambo3ITA

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Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« on: 01 March , 2012, 18:09:22 PM »
Come da oggetto mi trovo davanti ad un edificio anni 60, PERFETTAMENTE IRREGOLARE, a telai in C.A.
Devo valutare la vulnerabilità sismica.
Mi è stata suggerita un analisi pushover.

Non ho ancora modellato nulla. Sto solo ragionando su ciò che devo sapere prima di cominciare, e che risultati devo aspettarmi di ottenere.

Guardo norma 7.3.4 e 8.7.2

Se NON posso usare PUSHOVER in quanto NON rispetto 7.3.4.1 per specifiche limitazioni sulla massa partecipante al modo principale di vibrazione per ogni direzione (>75%), CHE FACCIO? Perché colleghi, (e tanto internet), buttano su pushover su pushover in ogni caso?




Ingegnere ferroviario... professore... ma a 40 anni ancora disegni aste e cerchietti...... Per me Christian Otto Mohr, tu, sei fuori...

Offline pietro

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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #1 on: 01 March , 2012, 18:43:12 PM »
Ciao. Provo a risponderti. L' analsi pushover non è strettamente necessaria: anche perchè gli edifici costruiti negli anni '60 (nella quasi totalità dei casi di cui ho effettuato il calcolo) non hanno gli orizzontamenti infinitamente rigidi che è un requisito direi pressocchè (caldana con almeno 4 cm di spessore), essenziale per avere dei risultati veritieri su strutture esistenti e con questo tipo di analisi. Dipende anche dal software che usi. Se si agisce facendo un calcolo lineare con fattore q=1 e le opportune riduzioni, oppure con q=1.5 si riesce comunque ad ottenere con un po' di passaggi anche l' accelerazione max sopportabile dall' edificio. Comunque a mio parere l' analisi pushover non è la panacea, o almeno è utile per strutture regolari.

Offline Rambo3ITA

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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #2 on: 01 March , 2012, 18:59:22 PM »
Infatti quello che vedo è che devo, in ogni caso, avere i modi di vibrare disaccoppiati.

Penso anche io di rimanere sulla dinamica lineare con modi di vibrare e fattore di struttura.

Poi passo passo provo a determinare il tempo di ritorno dell'azione sismica per cui non verifica più la struttura (qualora tale tempo di ritorno sia maggiore di 1 giorno.. ahahah)

Ad ogni modo è triste vedere colleghi che dichiarano 60% di massa partecipante ma poi adducono mille variazioni e formule con le quali poi affermano che i dati che ottengono col pushover sono poi affidabili.

Numeri in libertà, infatti. E' la base di partenza che proprio non va.. Siamo in preda al parallogismo..
« Last Edit: 01 March , 2012, 19:02:55 PM by Rambo3ITA »
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Offline pietro

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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #3 on: 01 March , 2012, 19:46:34 PM »
Si può anche partire con una Pvr pari al 81% e vedere quali e quanti elementi sono verificati. Se sono tutti verificati si riduce della metà la Pvr e si vedono quali elementi vengono verificati e quali no, e così si procede fino al valore per SLV. Se già con l' 81% alcuni o tutti gli elementi non sono verificati (principalmente i pilastri) la struttura soggette a forze orizzontali è scarsa....anche probabilmente dal punto di vista statico.

Offline g.iaria

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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #4 on: 01 March , 2012, 19:54:02 PM »
Come da oggetto mi trovo davanti ad un edificio anni 60, PERFETTAMENTE IRREGOLARE, a telai in C.A.
Devo valutare la vulnerabilità sismica.
Mi è stata suggerita un analisi pushover.

Non ho ancora modellato nulla. Sto solo ragionando su ciò che devo sapere prima di cominciare, e che risultati devo aspettarmi di ottenere.

Guardo norma 7.3.4 e 8.7.2

Se NON posso usare PUSHOVER in quanto NON rispetto 7.3.4.1 per specifiche limitazioni sulla massa partecipante al modo principale di vibrazione per ogni direzione (>75%), CHE FACCIO? Perché colleghi, (e tanto internet), buttano su pushover su pushover in ogni caso?
L'analisi pushover è assurta come metodo di riferimento per gli edifici esistenti, è normale, è conveniente ed è cosa buona e giusta che ti venga suggerito tale metodo di analisi.
La limitazione del 75% di massa è presente solo in NTC, l'EC8 non ne fà menzione.
Sappi che se anche il tuo edificio avesse in una direzione un primo modo traslazionale con massa inferiore al 75% non pensare che con un analisi lineare otterrai risultati più precisi di un'analisi statica non lineare, senza contare il fatto che con un'analisi lineare quasi sicuramente non potrai andar oltre q=1.5 e quindi è altamente probabile (direi quasi sicuramente) che in questo modo la tua verifica di vulnerabiltà non verrà soddisfatta, quando magari invece la struttura, se analizzata in termini di spostamento con un analisi non lineare, la verifica potrebbe anche sostenerla con esito positivo.
A prescindere delle limitazioni riportate sulle NTC, l'analisi pushover può essere impiegata, in modo opportuno, anche per strutture irregolari, a patto di impiegare idonee distribuzioni di forze. Se per questo ti serve una giustificazione normativa appoggiati all'EC8, il quale ti consente addirittura di impiegare la stessa distribuzione dell'analisi statica equivalente per edifici regolari in altezza, in caso contrario impieghi una distribuzione che abbia la forma del primo modo. Considera inoltre che in quest'ultimo caso, se il primo modo non è puramente traslazionale, puoi addirittura applicare una distribuzione di forze che hanno anche una componente ortogonale alla direzione di analisi considerata, proprio per tenere in conto gli eventuali effetti torsionali, a patto però di applicare queste forze non più nel centro di massa bensì nei singoli nodi dell'impalcato.

« Last Edit: 03 March , 2012, 11:33:04 AM by g.iaria »
Un bravo scienziato è una persona con delle idee originali.
Un bravo ingegnere è una persona che fa un progetto che funziona con il minor numero possibile di idee originali.

Freeman Dyson

Offline Rambo3ITA

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Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #5 on: 01 March , 2012, 22:34:09 PM »
Ma a questo punto avrei anche bisogno di un Software che lo fa..

Edilus piange già se uno è sotto il 75.
Cdswin, che dovrò usare per questa analisi non so che fa..

Guardo l'ec8, ma in tal caso chi conta di più? L'ntc o l'eurocode?
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Offline g.iaria

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Re:Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #6 on: 01 March , 2012, 22:57:22 PM »
Ma a questo punto avrei anche bisogno di un Software che lo fa..

Edilus piange già se uno è sotto il 75.
Cdswin, che dovrò usare per questa analisi non so che fa..

Guardo l'ec8, ma in tal caso chi conta di più? L'ntc o l'eurocode?
Non voglio darti "false illusioni"...se la mettiamo sul piano del peso, le NTC sono più pesanti dell'EC8.
Se però parliamo da un punto di vista ingegneristico l'EC8 è un bell'appiglio pesante, dopotutto, a parte qualche "perla" le NTC si fondano saldamente sull'EC8, e quindi argomentando a tal guisa nella relazione di calcolo puoi serenamente giustificare le scelte adottate e non avere problemi autorizzativi da parte del GC.
Come ho detto sopra, con l'analisi statica non lineare non è da escludere una verifica positiva, e comunque, qualora non risultasse soddisfatta, dovrebbe richiedere un adeguamento molto più indolore di un'analisi lineare eseguita con basso fattore di struttura, e questa differenza è tanto più pesante quanto più ti trovi in zona ad alta sismicità.
Sul software da impiegare: non conosco i due programmi da te citati.
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Offline Rambo3ITA

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Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #7 on: 01 March , 2012, 23:06:45 PM »
La mia zona è ben sismica.
Ammesso che cavia riferimento all'ec8 con una buona argomentazione, scendiamo nel dettaglio.

Supponiamo di non avere modi disaccoppiati e anzi avere le cose un po' confuse..
Preso atto di quello che dici sopra, mi chiedo se:

- le verifiche che ottengo sono rappresentative della realtà?
- la bassa massa partecipante introduce errori concettuali nella modellazione e nei risultati?
- ti risultano software che fanno quanto detto nei post precedenti, ovvero tener conto anche delle direzioni ortogonali (per farla breve nel post)

Edilus, ammesso di ignorare l'avviso del non raggiungimento del 75% mi permette di dare solo X, -X, Y, -Y.

Le distribuzioni di forza sono solo:
O proporzionali alle masse
O proporzionali al modo di vibrare fondamentale

NON posso darle proporzionali ai tagli, se T > Tc, per limiti del programma.

Ti risultano adeguate queste possibilità?
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Offline g.iaria

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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #8 on: 02 March , 2012, 16:33:51 PM »
La mia zona è ben sismica.
Ammesso che cavia riferimento all'ec8 con una buona argomentazione, scendiamo nel dettaglio.

Supponiamo di non avere modi disaccoppiati e anzi avere le cose un po' confuse..
Preso atto di quello che dici sopra, mi chiedo se:

- le verifiche che ottengo sono rappresentative della realtà?
- la bassa massa partecipante introduce errori concettuali nella modellazione e nei risultati?
- ti risultano software che fanno quanto detto nei post precedenti, ovvero tener conto anche delle direzioni ortogonali (per farla breve nel post)

Edilus, ammesso di ignorare l'avviso del non raggiungimento del 75% mi permette di dare solo X, -X, Y, -Y.

Le distribuzioni di forza sono solo:
O proporzionali alle masse
O proporzionali al modo di vibrare fondamentale

NON posso darle proporzionali ai tagli, se T > Tc, per limiti del programma.

Ti risultano adeguate queste possibilità?
L'irregolarità della struttura comporta l'impiego un adeguato schema di forze.
Io credo che la limitazione del 75% di NTC sia figlia del fatto che si voglia prevenire l'applicazione di schemi di forze molto difformi da quello dell'analisi statica equivalente (considerata forse una metodologia di analisi ancora poco diffusa), eventualità tuttavia richiesta nel caso di strutture che presentino modi traslazionali accoppiati a forti rotazioni.
Per rispondere alle tue domande:
- le verifiche che ottengo sono rappresentative della realtà?
Nessuna analisi strutturale, nemmeno una time-history, sarà mai rappresentativa della realtà, ma sarà sempre rappresentativa di un modello che nella realtà non esiste.
Se vuoi sapere se i risultati sono ingegneristicamente attendibili, la mia opinione è sì.
- la bassa massa partecipante introduce errori concettuali nella modellazione e nei risultati?
Dipende. Se mobiliti relativamente poca massa nella direzione considerata con il primo modo traslazionale e te la ritrovi un pò disseminata sui modi traslazionali alti della stessa direzione allora stai analizzando una struttura alta e flessibile. Nel qual caso lo schema di forze dell'analisi pushover non potrà essere adeguatamente inserito, e dovrai purtroppo ripiegare su un'analisi modale lineare con spettro di risposta o peggio ancora su una time-history. Se invece mobiliti poca massa nella direzione considerata in virtù di un (non eccessivo) accoppiamento torsionale, allora l'analisi pushover può essere impiegata con le dovute cautele inserendo uno schema di forze tale che le singole forze (da applicare nei singoli nodi di impalcato) non avrannno più la sola componente traslazionale considerata, ma anche una componente ad essa ortogonale.
- ti risultano software che fanno quanto detto nei post precedenti, ovvero tener conto anche delle direzioni ortogonali (per farla breve nel post)
Tutti i solutori di fascia medio-alta lo possono fare, ma queste potenzialità si pagano molto care in termini di pecunia.
Purtroppo con i programmi di larga commercializzazione come quello da te citato, in casi come questi si paga lo scotto di un approccio "user-friendly"; o magari il programma questa potenzialità ce l'ha e se provi a contattare l'assistenza loro sapranno aiutarti molto meglio di me che non lo conosco.
Per quanto riguarda la distribuzione delle forze, il programma dovrebbe inoltre darti la possibilità di inserire la distribuzione uniforme di forze, corrispondente ad un innesco di meccanismo di piano soffice.


« Last Edit: 02 March , 2012, 17:28:58 PM by g.iaria »
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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #9 on: 02 March , 2012, 17:42:42 PM »
Aggiungo che comunque l'analisi pushover ha i suoi bei limiti, dopotutto essa nasce per analisi 2D.
La classica e semplice impostazione della pushover va infatti in crisi in caso di elementi sollecitati a flessione marcatamente biassiale (come potrebbe ad esempio avvenire nei pilastri nel caso di forte torsione) dove la doppia cerniera uniassiale non funziona più bene.
Nel qual caso, si può ancora percorrere la strada dell'analisi pushover ma si devono modellare gli elementi strutturali con complicati modelli a fibre.
Ecco quindi un altro caso in cui è consigliabile ripiegare sulla più abbordabile analisi modale con spettro di risposta, pagando tuttavia il dazio del fattore di struttura.
« Last Edit: 02 March , 2012, 17:44:56 PM by g.iaria »
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Re: Verifica vulnerabilità sismica edificio esistente
« Reply #10 on: 02 March , 2012, 21:57:11 PM »
Sei illuminante. Hai centrato le questioni che volevo approfondire. Mi riservo una reply adeguata appena digerito quanto sopra! grazie ancora
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