La cosa bella è che la tua confusione la trasmetti anche agli altri.
Ma di cosa stai parlando?
Vado al lessico. Analisi dei carichi. I carichi potranno distinguersi in verticali ed orizzontali. Dei carichi verticali normalmente fanno parte i pesi propri. Questi agiscono secondo la linea di forza del campo gravitazionale terrestre, ovvero la "verticale", ed hanno verso dall'alto verso il basso. Essi quindi, per definizione, non posseggono alcuna inclinazione rispetto alla verticale.
Scusami, non vorrei sembrarti pignolino, e non credere che io voglia sfotterti con queste precisazioni. Perchè quello che invece io credo è che tu faccia parecchia confusione tra i carichi agenti e le sollecitazioni che alla fine ottieni nelle varie membrature della struttura che dovresti analizzare.
Il caso tipico di questo ragionamento è l'arco, che poi monodimensionalmente è un caso semplice della tua volta a crociera, in cui per effetto di soli carichi verticali ottieni delle reazioni orizzontali sui ritti che l'arco stesso sostengono.
Ma lì siamo già al passo successivo. Ovvero fatta l'analisi dei carichi, vado a calcolare le sollecitazioni agenti sull'arco e dunque le reazioni ai suoi appoggi. Le reazioni della tua volta a crociera sui pilastri vanno calcolate. Avranno una certa inclinazione, sia rispetto alla verticale, sia rispetto alle facce dei pilastri stessi.
Tu, in sostanza, cosa devi fare?
Stabilire quanto pesa la volta a crociera, in base a materiale, spessori, i vari carichi che stanno sopra la volta (riempimenti, massetti, eventuali pavimentazioni, carichi variabili, ecc.)?
Oppure stabiliti i carichi di partenza calcolare le reazioni della crociera sui pilastri?
Posso dirti che per la prima domanda la risposta sarebbe abbastanza banale.