Vabbè... io pensavo di rimanere sullo strutturale ma visto che stiamo scivolando sulla regolarità urbanistico edilizia...
Parto dalla fine.
Non ci potrà mai essere un collaudo/CIS senza conformità alla struttura fornita da una variante.
E come fa il comune a pretendere un collaudo/CIS se non ti fa presentare la variante strutturale?
Ho sorvolato sulla non meglio specificata "sanatoria" citata all'inizio, tuttavia ora approfondiamo.
Una opera abusiva può essere sanata in due modi:
Sanatoria straordinaria ('85, '94, '03) e credo che non sia questo il caso perchè siamo un pò fuori termine;
Sanatoria di cui all'art. 37 del dpr 380/01.
Questa ultima, è possibile solo se le opere (realizzate abusivamente, senza titolo abilitativo) sono effettivamente realizzabili (cioè potevano essere realizzate chiedendo titolo).
Ora mi pare improbabile nel terzo millennio che qualcuno che può realizzare delle opere chiedendolo non lo chieda, scivolando magari nel penale, quindi mi pare possibile che queste opere non siano proprio fattibili (magari mi sbaglio).
Nella fattispecie, la presentazione dell'art. 37 potrebbe bloccare la procedura penale ma in nessun caso può avere esito positivo se gli strumenti urbanistici ed edilizi NON prevedono tali opere.
Se siamo in questo caso allora credo che non ci sarà mai una variante, un fine lavori, un collaudo, (ma nemmeno una demolizione purtroppo) e l'opera rimarrà congelata nei secoli a venire.
Tuttavia (e ritorno allo strutturale), la richiesta di sanatoria, qualora venisse accolta, costituirebbe giusto titolo per la presentazione di variante strutturale e successivo collaudo.