Il passaggio dovrebbe essere carraio e l'assurda motivazione addotta 20 anni fa sarebbe che : "io e mio fratello avremmo poi parcheggiato l'auto nella strada impedendo al figlio, che stava per diventare dottore, di rispondere a chiamate d'urgenza"....
Ora, il figlio costretto contro voglia ad iscriversi a medicina, dopo aver simulato perfino la discussione della tesi, ha infine confessato durante la festa di laurea di essere fermo con gli esami al secondo anno, per cui gli unici dottori della via siamo io e mio fratello.
In ogni caso: per quale assurdo motivo avremmo dovuto aprire un secondo cancello per poi occupare la strada (larga 3 m) impendendo di fatto a chiunque di utilizzarla. Da notare infine che ai tempi io avevo 13 anni e mio fratello 11.
E' chiaro che siamo difronte a motivazioni sconclusionate.
La stessa cosa è successa quando è arrivato l'allacciamento al metano (sembra una barzelletta...).
Il tecnico ci chiede dove vogliamo il punto di consegna e ci propone un allaccio sulla via "privata", nel punto più vicino alla caldaia.
Rispondiamo che la via è privata e non possiamo
Questo ci dice che uno dei vicini gli ha comuncato che la via è pubblica e pertanto stanno portando gli allaccia a spese del Comune fino al confine dei singoli lotti. (chi mai sarà stato, vi chiedere!!!)
Gli diciamo allora di procedere.
Tempo 5 minuti il vicino (sempre lui) si precipita in strada per fermare l'operaio che sta accingendosi a lavorare al nostro allaccio, sostenendo che: "noi non possiamo!"
Il tecnico gli fa notare che si sta contraddicendo da solo in quanto se la via è "pubblica" per loro, cioè gratis fin sotto casa, lo è anche per noi... per cui alla fine l'allaccio si è fatto.
A ragion veduta avremmo dovuto aprire il cancello quando venivano fatti i lavori di asfaltatura... ma cosa volete, eravamo in buona fede...