Diciamo cose differenti e diametralmente opposte.
Pasquale, tu mi dai ragione.
Ed io Zax, do ragione anche a te Pasquale.
Ora chi ci legge potrebbe pensare che abbiamo fumato, oggi, qualcosa di pesante, oppure che in fondo siamo totalmente fuori di testa.
Ma l'incongruenza iniziale che appare dai nostri discorsi si dissipa quando dobbiamo deciderci quale lato del nostro mestiere guardare.
Da un lato siamo ingegneri, abituati a valutare cosa è 'significativo' e cosa no. Ingegneristicamente parlando, una tettoietta leggera, piccola e striminzita come questa, cosa può fare su una struttura già esistente? E' il classico caso della mosca sopra l'elefante.
E' inutile caro Pasquale andare avanti con le elaborazioni numeriche, capire se siamo ad un 4% o 3.8% di incremento dei carichi, perchè io ti di ragione. Hai pienamente ragione!
D'altra parte siamo anche 'applicatori' di norme. E le norme dicono quanto io ho già espresso nei post precedenti.
Quindi anche io ho pienamente ragione quando dico che quella struttura, realizzata negli anni '80, è spacciata. Al 90% va adeguata, perchè così ha deciso il normatore.
Mi pare ci sia un bell'articolo di Rugarli a proposito della 'nuova' OPCM n.3274 in cui, a parte evidenziare le incongruenze presenti nella prima stesura di tale documento, affrontava anche questo aspetto 'deontologico' della nostra professione.
Fare ciò che scienza e coscienza impongono di fare, oppure seguire la norma, anche se questa è palesemente sbagliata?
Personalmente l'articolo del Rugarli non penso si adatti perfettamente al nostro caso.
Perchè vista la sismicità del nostro territorio, per il normatore le strade sono sempre state tre:
1) Adeguare tutto il patrimonio edilizio esistente;
2) Realizzare il nuovo a norma e fottersene di tutto l'esistente congelandolo allo stato attuale, impedendo qualsivoglia intervento.
3) Attuare il punto 2, ma costringere chi anche pianta un chiodo a dimostrare che l'esistente è adeguato, oppure se ciò non fosse, adeguare.
Ora, attesa la impraticabilità economica del punto 1, l'ingiustizia insita nel punto 2 (perchè il mio vicino ha costruito 2 piani 20 anni fa, ed io adesso non posso? Perchè devo demolire tutto e ricominciare da capo? Chi mi da i soldi?), tutto sommato attuare il punto 3, che è appunto quanto prescrive in fondo la norma, è una 'giusta' via di mezzo.
Ovviamente nella 'giusta' via di mezzo, ci incappano le tettoiette, le mensoline, ecc.