Alle verifiche effettuate per il collaudo statico di una struttura ho riscontrato carenze nella progettazione effettuata con il DM 96 (eccessiva deformazione, coefficiente di struttura errato, rilevanti effetti del II° ordine completamente trascurati, ecc).
Premesso che intendo declassificare la portata della struttura ed inserire nel collaudo le disposizioni per il rinforzo, il ricalcolo e le prove finali, come posso formulare l'atto di collaudo?
In altri termini, esiste una prassi consolidata che prevede la possibilità di un collaudo statico delle opere "con limitazioni"? O l'unica strada è di non collaudare?
A mio giudizio il collaudo dovrà riportare tutti gli esiti delle valutazioni e prove che il collaudatore farà.
Il controllo della struttura realizzata è importante ma è specifico compito del collaudatore verificare la regolarità della progettazione e, nel caso di specie, verranno riportate nel documento tutte le irregolarità e manchevolezze, nero su bianco.
Per quanto attiene all'ultima domanda, direi che dipende da quanto è grave la situazione, il decidere se basta una prescrizione.
Nel caso di cui si tratta, se è vero ciò che dici, direi che la situazione è grave e mi permetto una citazione dal DM08:
"Le opere non possono essere poste in esercizio prima dell’effettuazione del collaudo statico", che per me significa anche in caso di collaudo negativo.