In teoria automa avrebbe ragione. Tetto ti è stato chiesto, e tetto verifichi.
Ma tu sei un tecnico. Il cliente ha dubbi sul tetto, ma ciò non vuol dire che il tetto abbia realmente problemi, oppure peggio, che oltre al tetto non ci siano altre centinaia di cose che possano non funzionare.
Certo se tu pensassi di riverificate tutto-tutto, è facile, specie con il DM2008, che non ti verifichi nulla di nulla.
D'altra parte la stessa norma non ti impone affatto di eseguire verifiche globali per forza su un edificio esistente, anche quando apporti modifiche, figuriamoci quando l'edificio non lo tocchi affatto.
Personalmente ritengo che bisogna intervenire sull'edificio in modo "psicologico".
Infatti a mio avviso è inutile che tu ti avventuri in calcoli, ipotesi, spiegazioni che tanto il cliente non è in grado di capire (e se è lui ad avere il dubbio, è difficile che tu riesca a toglierglielo con rassicurazioni generiche o peggio ancora con calcoli raffinatissimi). Apri il DM2008 e accerta quale debba essere il carico neve in quella zona, per quella falda, ecc. Poi chiudi il DM ed organizza una bella prova di carico.
Ottieni due effetti. Il primo è che il proprietario crederà certamente a quello che vede, piuttosto che a quello che scrivi. Inoltre nella relazione che produrrai, sulla prova di carico e sui suoi esiti, non avrai da fare nessuna "invenzione" nessuna assunzione di ipotesi, insomma scriverai la "verità" su quel solaio. Diciamo quasi senza alcuna assunzione di responsabilità.
Tuttavia, sempre a mio avviso, non puoi permetterti di dimenticare affatto tutto il resto. Ricorda: tu sei in tecnico, e come tale sei dotato di quel "senso tecnico" che ti consente di individuare i problemi anche se non ti vengono sottoposti. Segni di degrado, umidità, lesioni, cedimenti, tutto quanto riguarda l'edificio a mio avviso va guardato con attenzione. Ciò non vuol dire per forza intervenire o calcolare alcunchè.
Ripeto: la norma ti consente di non riverificare nulla (o l'edificio nelle sue parti più o meno estese), pur intervenendo sull'edificio. Figurarsi se devi calcolare qualcosa in un edificio in cui non fai nulla.
Tu dovrai fare il notaio. E basta. Nella relazione sulla prova di carico del tetto inserirai anche le tue osservazioni sugli (eventuali) degradi sulle altre parti, indicando se è il caso, se e come sarebbe possibile intervenire per risolvere.
Sarà poi il committente a prendere atto della tua relazione, e a quel punto, decidere, sulla base di quanto hai scritto se dormire sonni tranquilli, se far finta di nulla, se intervenire in toto o in parte come tu possa avergli suggerito.
Tutto ciò..... secondo me. (Perchè sono un copione, e perchè Cris ultimamente mi ha superato in "stelline")