Salve
Vi faccio la cronostoria della vicenda. Il committente acquista un terreno edificabile in zona B di completamento, il terreno č sito a meno di 300 metri dal mare. Su tale zona i beni ambientali hanno posto ulteriori vincoli riguardo le altezze massime degli edifici ed il numero di piano rispetto a quanto previsto dal PRG. Tra i vari nulla osta richiesti per ottenere il permesso di costruire c'č anche quello paesaggistico, presentiamo la documentazione rispettando i limiti imposti ci bocciano la pratica poichč dicono che non si inserisce bene nel paesaggio agricolo circostante (parliamo di zona B quindi quasi completamente edificata). Siccome il committente aveva gią venduto su carta si ripresenta il progetto con un piano in meno che viene approvato. Ora la domanda che mi pongo č questa, leggendo la legge 431/85 (Galasso) nell'Art.1 una parte recita "Il vincolo di cui al precedente comma non si applica alle zone A, B e - limitatamente alle parti ricomprese nei piani pluriennali di attuazione alle altre zone, come delimitate negli strumenti urbanistici ai sensi del decreto ministeriale 2-4-1968, n. 1444, e, nei comuni sprovvisti di tali strumenti, ai centri edificati perimetrati ai sensi dell'art. 18 della legge 22-10-1971, n. 865", quindi se non la interpreto male nelle zone A e B non deve essere richiesto il nulla osta paesaggistico, e comunque non deve essere richiesto nelle zone perimetrate come edificabili prima del 1985, correggetemi voi se sbaglio. Quindi il mio comune sta prendendo un abbaglio pazzesco (considerando anche che nei comuni limitrofi l'interpretazione data č quella da me esposta). Ora siccome il committente vuole realizzare in variante l'ultimo piano come mi consigliate di comportarmi? Presento la variante direttamente al comune (ed al genio Civile ovviamente) dando la mia (giusta credo) interpretazione della legge?? oppure?? a voi largo a sentenza....
