Author Topic: relazione per sanatoria  (Read 19330 times)

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Offline flatiron

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relazione per sanatoria
« on: 03 October , 2011, 15:10:19 PM »
ciao a tutti,
sono alle prese con il mio primo incarico attinente una pratica di sanatoria. Trattasi di monofamiliare in cui la unica difformità
risiede nella copertura, che risulta (rispetto allo stato autorizzato) leggermente più alta (20 cm al colmo e 37 cm sui muri
perimetrali, risultando dunque altresì una lieve diminuzione dell'inclinazione delle falde). Ora, per quanto riguarda la sanabilità
o meno secondo i disposti del 380/2001 nn ci sarebbero problemi, e cmq se ne è occupato un altro tecnico. Tra gli elaborati che il
comune ha chiesto al suddetto tecnico per chiudere la pratica, vi è anche una perizia statica redatta da un ing. che attesti come
lo stato realizzato in difformità non pregiudichi la sicurezza statica rispetto a quanto era stato autorizzato (è questo quello che
dovrei fare io). La richiesta pervenuta dal comune fa riferimento al 380/2001 (sanabilità se immobile è conforme dal punto di vista
urbanistico ed edilizio alla normativa vigente sia al momento dell'abuso che a quello della richiesta di sanatoria). L'abuso risale a
metà anni '90. Contestualmente alla richiesta di sanatoria non si prevede di realizzare nessuna opera ulteriore. Chiedo:
1) siccome non furono all'epoca depositati progetti strutturali, quale sarebbe il mio termine di paragone per giudicare quanto
richiesto ?
2) ipotizzando di riuscire a fare delle valutazioni di tipo qualitativo, possono bastare o occorre entrare per forza nel merito del calcolo?
Mi spiego: a me è chiesto di attestare che la difformità nn compromette la statica della struttura; io potrei fare considerazioni
di tipo qualitativo (es:regolarità); diverso è dire che la struttura è fatta bene ed è sicura xchè nelle travi ci sono i ferri giusti e le
sezioni sono idonee.
Insomma, come avrete intuito non ho le idee molto chiare sul tipo di relazione da produrre, anche perchè quando si comincia
a parlare di norme tecniche e strutture gli uffici comunali vanno nel pallone. Specifico che non mi è stato chiesto un certificato di
idoneità statica, che mi risulta essere un documento ben definito dalle norme, ma è stato usato il termine generico "perizia statica".
Qualche suggerimento per schiarirmi le idee?
Grazie!

Offline Ing. Edoardo

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #1 on: 03 October , 2011, 15:27:35 PM »
Quando ci sono in ballo delle sanatorie che riguardano parti strutturali, ci si riferisce sempre ad un certificato di idoneità statica che mi pare di capire fosse già stato redatto a suo tempo da quell'ingegnere. Per cui non capisco cosa ti abbiano chiesto. Forse di certificare alla luce delle norme attuali che non c'è nessun problema statico?
Intanto dai un occhio qui:
http://ingegneriaforum.it/index.php?topic=387.msg1122#msg1122
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Offline flatiron

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #2 on: 03 October , 2011, 15:47:01 PM »
Ing. Edoardo, grazie; no, non fu redatto nulla in passato. L'altro tecnico coinvolto è semplicemente quello che attualmente
si sta occupando della pratica di sanatoria in comune...

Offline Ing. Edoardo

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #3 on: 03 October , 2011, 17:26:41 PM »
ok allora ti confermo che devi redigere la dichiarazione di idoneità statica, di cui trovi i riferimenti nel topic allegato.
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Offline flatiron

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #4 on: 04 October , 2011, 12:06:29 PM »
riporto l'art. 1 del DM 15 maggio 1985 (aggiornato con decreto 20 settembre 1985):
“Il certificato di idoneità statica deve essere allegato alla domanda di concessione o di autorizzazione in
sanatoria quando le opere abusivamente eseguite abbiano un volume complessivo superiore a 450 metri cubi.”
Nel mio caso l'abuso è sicuramente inferiore a 450 mc. Credo infatti che i 450 mc si riferiscano alla quantità di
volume abusivo, non al totale del fabbricato; confermate?
Penserei cmq di risolvere la questione facendo una breve relazione in cui descrivo sommariamente la struttura,
e affermando che la difformità "non ha pregiudicato, sotto il profilo statico, il fabbricato in oggetto" (è proprio la
dicitura riportata nella richiesta del comune), in quanto l'entità dell'abuso non è tale da modificare il comportamento
strutturale nè l'entità delle sollecitazioni in gioco. Chiaramente non sto affermando che la struttura è sicura giacchè
per fare ciò necessiterei di indagini e calcoli più approfonditi (e poi sorgerebbe il problema di come verifcare, ovvero
ai sensi di quali normative...se fosse NTC2008 dovrei poi adeguare, insomma i soliti problemi).
E' come dire: la difformità non modifica il comportamento della struttura e la sua capacità di resistenza; se poi
questa sia sottodimensionata o mal realizzata non è con tale relazione che devo dimostrarlo...
Che dite?

gastab

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #5 on: 04 October , 2011, 12:15:15 PM »
riporto l'art. 1 del DM 15 maggio 1985 (aggiornato con decreto 20 settembre 1985):
“Il certificato di idoneità statica deve essere allegato alla domanda di concessione o di autorizzazione in
sanatoria quando le opere abusivamente eseguite abbiano un volume complessivo superiore a 450 metri cubi.”
Nel mio caso l'abuso è sicuramente inferiore a 450 mc. Credo infatti che i 450 mc si riferiscano alla quantità di
volume abusivo, non al totale del fabbricato; confermate?
Penserei cmq di risolvere la questione facendo una breve relazione in cui descrivo sommariamente la struttura,
e affermando che la difformità "non ha pregiudicato, sotto il profilo statico, il fabbricato in oggetto" (è proprio la
dicitura riportata nella richiesta del comune), in quanto l'entità dell'abuso non è tale da modificare il comportamento
strutturale nè l'entità delle sollecitazioni in gioco. Chiaramente non sto affermando che la struttura è sicura giacchè
per fare ciò necessiterei di indagini e calcoli più approfonditi (e poi sorgerebbe il problema di come verifcare, ovvero
ai sensi di quali normative...se fosse NTC2008 dovrei poi adeguare, insomma i soliti problemi).
E' come dire: la difformità non modifica il comportamento della struttura e la sua capacità di resistenza; se poi
questa sia sottodimensionata o mal realizzata non è con tale relazione che devo dimostrarlo...
Che dite?

Ok sull'interpretazione dei 450 mc, ma tieni conto che a me è capitato di avere richieste di certificato di idoneità SISMICA anche su fabbricati la cui parte abusiva non superava la predetta volumetria, quindi sarebbe il caso di chiarire la cosa a monte.

Ok anche sulla prima parte della tua seconda problematica (quella sul contenuto della relazione), ma se la struttura è sottodimensionata o mal realizzata è comunque un tuo problema, in quanto dovrai proporre un intervento di adeguamento alle NTC 2008.

Offline Ing. Edoardo

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #6 on: 04 October , 2011, 13:51:23 PM »
Le NTC2008 non le tirerei in ballo. Si tratta semplicemente di asseverare, oltre a quel che hai già detto tu, che le opere realizzate rispettano le norme tecniche dell'epoca. Non ricordo se la struttura è  in muratura. Se si allora sicuramente era in vigore il DM'86 relative al metodo POR, di cui voglio ricordare non era necessario nessun collaudo per opere in muratura.
http://www.edilportale.com/normativa/decreto-ministeriale/1986/ministero-dei-lavori-pubblici-norme-tecniche-relative-alle-costruzioni-antisismiche._5c11c9a5-8307-46ac-a017-c12c9c29d684.html
 Se è in c.a. certamente 1086/71 ma a quesot punto da qualche parte dovrebbe esserci un certificato di collaudo,il che la vedo duta dato che non credo posibile un collaudo di un opera difforme quanto previsto dal progetto
"Niente e nessuno ha sempre torto: anche un orologio fermo ha ragione due volte al giorno."

zax2010

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #7 on: 04 October , 2011, 14:28:55 PM »
Vediamo di fare il punto della situazione, perchè c'è qualcosa che non mi torna.

L'edificio è stato realizzato con regolare concessione edilizia, ma senza alcun deposito di calcolo strutturale a chicchessia.
In fase di realizzazione qualcuno ha alzato di 20-37 cm le pareti in copertura (magari sono misure, evidentemente non esageratamente grandi, che rientrano nelle cosiddette 'tolleranze di cantiere' - normalmente normate tra il 2-3%), e qualcuno se ne è pure accorto (chi?).

Adesso il comune ti chiede se questo innalzamento comporta pregiudizio statico a quanto inizialmente previsto (ma non affatto previsto da alcuno!).

Boh. Per me l'opera è abusiva tutta, almeno per quanto riguarda il Genio Civile.
A dire il vero non dici mai la tipologia di struttura. Perchè questo differenzierebbe la prassi burocratica della pratica qualora fosse stata prodotta e depositata, come giustamente afferma Edoardo.

Che poi il comune si accontenti di una tale dichiarazione (che l'innalzamento delle pareti non comporti variazioni di sorta ad una situazione ..... pericolante) io la trovo una cagata pazzesca (alla Fantozzi), ma tant'è nella vita capita di vederne parecchie.

Quando si ottiene l'abitabilità di un immobile si decide che quella costruzione è sicura in ogni suo aspetto, dagli impianti alle strutture. Che la struttura sia sicura da un punto di vista strutturale, a questo punto, chi lo decide? Il funzionario del comune? Non credo ne esistano.

P.S. Sulla questione del 450 mc non ti 'amminchiare'. La legge che hai riportato è quella del 1985. Poichè dopo quella data sono intervenute altre 2 sanatorie (mi pare), è possibile che in quelle sia stato deciso che in ogni caso andava fatto il certificato "di cui all'art xxxx della legge YYYY".

Offline flatiron

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #8 on: 04 October , 2011, 19:07:14 PM »
grazie per i contributi....
allora la struttura è a travi e pilastri in c.a. ed il tetto in latero-cemento.
@zax2010: l'edificio non è pericolante, semplicemente non è conforme al progetto architettonico depositato in comune a suo tempo;
il problema credo sia proprio che il funzionario comunale necessiti di avere qualcuno che si prenda la responsabilità di dire che,
rispetto al progetto architettonico originale, la difformità non comporti problemi per la statica dell'edificio. Ora, siccome tutti sappiamo
cosa a rigore occorrerebbe fare per dimostrare ciò (verifica del prima e del dopo, o almeno del dopo per vedere se torna
(ma verificando con NTC08 ci sono ottime possibilità che non torni) quello che cercavo di fare era di affermare che la difformità,
a livello qualitativo, non modifica il comportamento della struttura e dunque non pregiudica il suo comportamento statico
rispetto a quello che avrebbe avuto se fosse stata realizzata conformemente all'architettonico.
A mio avviso asserire ciò è ben diverso dal dire che la struttura possiede i requisiti richiesti dalle norme
(e quali poi, le vecchie o le nuove?).
Chiaramente posso sempre dire al cliente che occorrono verifiche più rigorose e tirare in ballo le NTC, ma prima di entrare
in questo ginepraio tecnico-economico volevo capire se secondo voi la mia soluzione poteva funzionare senza mettermi nei
guai se un domani dovesse capitare qualche danno...

Offline Cris

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #9 on: 04 October , 2011, 19:23:43 PM »
......
Adesso il comune ti chiede se questo innalzamento comporta pregiudizio statico a quanto inizialmente previsto (ma non affatto previsto da alcuno!).

Boh. Per me l'opera è abusiva tutta, almeno per quanto riguarda il Genio Civile.
......

Quoto in tutto !!

...... l'edificio ....... semplicemente non è conforme al progetto architettonico depositato in comune a suo tempo;
il problema credo sia proprio che il funzionario comunale necessiti [ ? ? ? ] di avere qualcuno che si prenda la responsabilità di dire che,
rispetto al progetto architettonico originale, la difformità non comporti problemi per la statica dell'edificio.
......

Ora... dico io... confermando zax... come può, una difformità tale a quella descritta, comportare problemi alla statica di un edificio della qual struttura non si è mai occupato nessuno?
Ecco qua che i 450 mc. sono morti e sepolti.

Se ancora non sei convinto ti faccio una domanda:

Sei disposto, per volere di un minchione qualsiasi, a fare una dichiarazione strutturale che si occupi di un "sopralzo" e ignori (volutamente) qualcosa di più grave che rilevi (per ovvia assenza di progetto)?

Non voglio catastrofizzare ma, come vediamo, gli edifici crollano anche, e nel caso la tua dichiarazione che fine fa?

Cribbio.... non può essere sempre una questione di soldi.  :)
Quando i nani fanno l'ombra lunga.... è l'ora del tramonto.

zax2010

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #10 on: 04 October , 2011, 19:24:33 PM »
Caro Flatiron ti eri espresso assai bene. Nel senso che avevo capito il senso del tuo discorso.

So bene che l'immobile nel suo stato attuale non sarà pericolante. Semplicemente affrontandola con il "rullo compressore" DM2008, ben difficilmente sopravviverà.

Ma è proprio questa la mia perplessità, nel senso che così come è stata fatta, questa struttura non è passata al vaglio di alcun calcolo strutturale. E' stata fatta. Bene, anche benissimo posso immaginare. Ma ad oggi si tratta di un oggetto misterioso.

Ed il problema per me sta proprio qui. Nessuno ad oggi ha potuto dire che l'oggetto misterioso è staticamente idoneo a sopportare le azioni statiche e sismiche di normativa (quale? questo altro discorso).
Dire che l'incremento di altezza non comporta alcun decremento significativo di un coefficiente di sicurezza di cui non si conosce l'effettivo valore significa dichiarare...nulla.

Detto ciò, questa è solamente la mia personale ed umile opinione.
Se per il tecnico comunale una relazione scritta come tu pensi di scriverla va bene, figurati.... bene per tutti. Per te che in fondo fai un lavoro di poche ore, per il cliente che non dovrà sobbarcarsi spese, ed anch'io sono contento.

Offline flatiron

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #11 on: 05 October , 2011, 10:01:43 AM »
Allora, giusto per tenervi aggiornati, nel frattempo è saltato fuori che i cementi armati furono realizzati sulla base di un progetto,
se così si può dire...esistono cioè dei disegni con calcoli allegati, redatti allora dal geometra che fece l'architettonico. Tale progetto
non è stato mai depositato, quindi temo che dal punto di vista strutturale si debba continuare a parlare di oggetto misterioso.
A giorni potrò visionare tale progetto. Potrei a questo punto valutare l'idoneità di questi elaborati alla normativa dell'epoca,
integrando con eventuali verifiche aggiuntive. A questo punto avrei gli strumenti per dire che la casa possiede i requisiti di
sicurezza richiesti dalla normativa allora vigente, e valutare anche se la difformità crea problemi. Ritengo a questo punto che non
ci sia davvero bisogno di tirare in ballo le NTC...del resto non si va ad intervenire sull'esistente e credo che il discorso vada bene
a tutti. Nella mia relazione ovviamente scriverò che l'edificio rispetta i requisiti della vecchia normativa e che non vi è necessità, a mio
avviso, di verifcare secondo NTC in quanto non si tratta di un intervento sull'esistente. Al massimo chiederanno di procedere anche in
tal senso, ma credo sia improbabile.
Mi resta un'ultimo dubbio: come posso asserire anche che la costruzioni è stata realizzata conformemente al progetto? Dovrei
realizzare una marea di sondaggi, giusto? Che dite?
« Last Edit: 05 October , 2011, 10:06:27 AM by flatiron »

zax2010

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #12 on: 05 October , 2011, 10:47:20 AM »
Potrei a questo punto valutare l'idoneità di questi elaborati alla normativa dell'epoca,
integrando con eventuali verifiche aggiuntive. A questo punto avrei gli strumenti per dire che la casa possiede i requisiti di
sicurezza richiesti dalla normativa allora vigente, e valutare anche se la difformità crea problemi.

Questo sarebbe un modo sensato e soprattutto ingegneristico di procedere. A ragion veduta e con dati di fatto su cui ragionare.
A dirla tutta ti mancherebbero 2 tasselli, ambedue afferenti all'effettivo realizzato:

1) Caratteristiche dei materiali disposti in opera;
2) Conformità del realizzato al progetto.

Mi resta un'ultimo dubbio: come posso asserire anche che la costruzioni è stata realizzata conformemente al progetto? Dovrei
realizzare una marea di sondaggi, giusto? Che dite?

Generalmente è proprio l'oggetto del contendere. Per quello è stato creato il CIS (Certificato di Idoneità Sismica), ovvero il parafulmine piazzato sul sedere dei tecnici che si assumono la responsabilità (ad occhi chiusi, molto più spesso di quanto non si immagini) di affermare che il tutto è stato fatto a regola d'arte.

Non credere comunque che questo abbia affatto preoccupato la categoria di geometri/ingegneri/architetti. Anzi.

Esiste, o è mai esistito, edificio realizzato abusivamente che non sia stato ritenuto staticamente e sismicamente idoneo da un tecnico? Stranamente no.

E questo ad indicare la serietà di tutta una categoria.

Offline Ing. Edoardo

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #13 on: 05 October , 2011, 12:09:53 PM »
beh allora se l'edificio è in c.a. alla luce della 1086/71 qualche pazzo l'avrà pur collaudata no? Perchè non chiedere a lui come mai ha collaudato qualcosa che in realtà non è così? tu puoi farti tute le verifiche del caso ma in qualsiasi modo son solo verifiche locali non certamente globali e quindi più  che altro una verifica statica che certamente ci può stare ma a mio avviso non sufficiente. Se qualcosa crolla vengono a prendere tu che l'hai certificato e se ne fregano se hai fato verifiche solo statiche...
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zax2010

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Re: relazione per sanatoria
« Reply #14 on: 05 October , 2011, 12:48:49 PM »
@Edoardo
Ma li leggi i topic? Oppure preso dal sacro furore procedi a colpi di sciabola e fendenti?

Flatiron ci ha già detto che se calcoli strutturali ed esecutivi sono stati redatti, questi sono dei semplici esecutivi di cantiere fatti dal geometra progettista architettonico. A parte la validità o meno di tale "redattore", tali elaborati non sono stati mai presentati da nessuna parte.

Quindi:

1) Nessuna denuncia ai sensi della 1086 e/o 64
2) Nessun controllo dei materiali
3) Nessuna relazione a struttura ultimata
4) Nessun collaudo
5) Nessuna, eventuale, conformità.

Questa la situazione. Classica di una struttura abusivamente costruita.

 

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