Hai valutato l'ipotesi del committente tirchio? e magari anziano al punto tale che pensa ancora che il diritto di proprietà sia uguale al diritto di fare ciò che vuole?
Il committente tirchio, come dici tu, viene normalmente mazziato di brutto. Perchè in questi casi paga anche di più di quanto gli sarebbe venuto a costare la costruzione in regola.
Lo scorso anno mi è capitata la seguente cosa:
Committente impaziente di iniziare a costruire (perchè l'impresa era libera ma poi la perdeva, perchè la moglie voleva trasferirsi prima delle future vacanze, ecc.).
Quindi invece di aspettare una sola settimana per ritirare la concessione edilizia (tanto ci voleva, visto che il progetto era stato presentato ed esitato positivamente da ufficio comunale e da commissione edilizia), ha dato inizio alle danze.
Dopo cinque giorni, con fondazioni già gettate, i vigili gli hanno sequestrato il cantiere. Motivazione: Nessuna concessione edilizia.
Quindi a questo punto, a parte la denuncia penale, l'iter è stato di sanare intanto il realizzato: quindi presentazione del progetto in sanatoria del realizzato; presentazione al genio civile delle sole fondazioni;
Dopo questo primo passo, ed aver ottenuto la concessione in sanatoria, richiesta di "ampliamento" con realizzazione del resto. Ovvero: ripresentazione del progetto architettonico al comune per l'ottenimento di nuova concessione edilizia, presentazione al GC di nuova richiesta di nulla osta per la realizzazione delle elevazioni.
Aggiungi che in tutto ciò al comune si accorgono di un possibile vincolo della forestale; il committente, stupido, si lascia fuorviare da altro tecnico che gli propone strade in discesa, ecc. (risultato almeno 4 tecnici differenti hanno lavorato sul problema specifico), e che ad un anno di distanza tra carte, marche da bollo, tempi tecnici, accertamenti d'ufficio, ecc. non una pietra è più stata mossa in cantiere.
Quanto pensi abbia risparmiato il committente?