Inoltre, da quel poco che ci è stato concesso di apprendere su come opera la parte del SI-ERC che effettua le verifiche dei calcoli (va qui detto che La Regione ed EUCENTRE non hanno ritenuto di spiegare come la procedura effettua i controlli né tanto meno di fornirla ai professionisti affinché questi possano effettuare delle verifiche preventive prima di presentare i calcoli agli uffici regionali), sembra che questa faccia una sorta di “verifica semplificata” della struttura, sulla base di “dati rappresentativi” della struttura stessa: cioè il progettista calcolatore, dopo aver effettuato il progetto ed i calcoli modellando la struttura con il proprio software, deve “simulare” di nuovo la struttura nel SI-ERC, secondo uno specifico codice proprio di questa procedura, operando, di fatto, un nuovo input di calcolo ancorché semplificato (ma neanche tanto nei casi delle strutture più piccole e meno complesse).
Pertanto, prima dell’inserimento dei dati nel SI-ERC, sembra esista una fase “soggettiva” che necessita di un’”interpretazione” di come modellare in maniera “semplificata” la struttura nel SI-ERC stesso; tale fase darà inevitabilmente luogo a incertezze, aleatorietà ed ulteriori semplificazioni di cui non potremo controllare e prevedere gli effetti perché non informati degli algoritmi adottati nel SI-ERC: si potrebbe pertanto verificare che un calcolo corretto venga invalidato o, peggio, che un calcolo non corretto venga validato. Questo soprattutto nei casi in cui la struttura si scosta apprezzabilmente da un’impostazione improntata alla semplicità alla regolarità ed alla simmetria, che sono i casi più pericolosi in caso di sisma
estratto da:
http://www.inarsind.org/catanzaro/category/normativa-sismica/